“Tentato attacco terroristico” antisemita al consolato generale di Israele a Monaco di Baviera. L’ha rivelato la polizia tedesca che ha ucciso l’attentatore, Emrah I., un jihadista 18enne austriaco di origine bosniaca.

Il giovane, proveniente da Salisburgo dove viveva, ha sparato con un fucile Mauser K98k, su cui aveva innestato una baionetta, per uccidere più ebrei e israeliani possibile proprio nel giorno in cui si ricordava il riuscito attentato terroristico arabo-palestinese di Settembre Nero, che tra il 5 e il 6 settembre 1972 torturò e uccise 11 atleti israeliani alle Olimpiadi di Monaco.

Proprio la commemorazione ha salvato le persone che lavoravano al consolato generale di Israele, rimasto vuoto perché tutto lo staff era andato a ricordare la strage di 52 anni fa.

Un particolare che ha portato gli inquirenti a delineare il profilo di Emrah I., terrorista alle prime armi radicalizzatosi sul web sotto la bandiera dello Stato islamico, figlio o nipote di immigrati.

Questo però non deve far cadere nell’errore che l’attentato terroristico antisemita sia stato meno pericoloso.

Emrah I. è arrivato in Germania via Austria con l’intento di uccidere più ebrei e israeliani possibile, le sue armi erano vere e solo il caso e la prontezza della polizia ha impedito il peggio.

L’attentatore islamico, infatti, era arrivato molto vicino al suo obiettivo, quella sede diplomatica israeliana che voleva assaltare per procurare morte e terrore.

È arrivata la condanna del cancelliere tedesco Olaf Scholz, il quale ha spiegato che in Germania “non c’è posto per antisemitismo e islamismo”.

Germania che sta provando a combattere il terrorismo di matrice araba e islamica, basti pensare all’ultima messa al bando dell’Islamisches Zentrum Hamburg eV (Izh), il Centro islamico di Amburgo, accusato di legami con il gruppo terroristico libanese Hezbollah, che dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas, ha lanciato migliaia di missili sulla parte settentrionale dello Stato ebraico tra l’indifferenza di molti.

La minaccia jihadista continua a incombere sull’Europa…