È morto Arrigo Levi, grande giornalista e consigliere di due presidenti della Repubblica

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È morto Arrigo Levi, grande giornalista e consigliere di due presidenti della Repubblica

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Si è spento all’età di 94 anni Arrigo Levi, grande giornalista che ha fatto e scritto la storia d’Italia. Nato a Modena il 17 luglio 1926, apparteneva a una famiglia ebraica della città emiliana con cui ha avuto un legame indissolubile.

Suo padre Enzo fu uno stimato avvocato, noto per aver redatto l’accordo fondativo che sancì la nascita della Scuderia Ferrari. Sua madre, Ida Donati, era discendente da Donato Donati, mercante arrivato a Modena nel XVII secolo da Finale Emilia, introducendo il grano saraceno nel Ducato estense.

Nel 1942, Arrigo Levi assieme alla famiglia fu costretto a lasciare l’Italia a causa delle leggi razziali, riuscendo a trovare rifugio in Argentina, dove l’anno successivo iniziò a intraprendere la carriera giornalistica, come collaboratore de L’Italia libera, giornale del Partito d’Azione.

Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, fece ritorno a Modena assieme alla madre e al padre, che fece appena in tempo a partecipare al Referendum istituzionale del 2 giugno 1946. Modena dove completo completò gli studi universitari, laureandosi in Filosofia, dando seguito a una carriera che lo porterà a essere direttore de La Stampa, giornalista del Corriere della Sera e numerose altre testate italiane, nonché della Rai.

Ha lavorato in mezzo mondo, senza mai dimenticare il suo atavico legame con il popolo ebraico e con Israele, in cui si recò nel 1948 prima della nascita per combattere come volontario nella guerra di indipendenza:

“Le uniformi, in verità, non le avevamo avute da molto tempo, per quasi tutta la guerra ognuno era rimasto vestito così come si era presentato al momento dell’arruolamento. Eravamo in 120 ragazzi. Non tutti sionisti. Quello che ci interessava era difendere il diritto di Israele a esistere. Nel nome di un umanesimo che ci accomunava. Nel nome del diritto di 600 mila rifugiati, molti scampati alla Shoah di vivere in pace”.

Poco prima di morire, Arrigo Levi ha cantato l’inno d’Israele, l’Hatikva, confermando quel legame che nessuno può mettere in discussione.

La sua figura è stata ricordata da molti personaggi famosi, fra tutti citiamo il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che in una lettera alla figlia Donatella ha scritto:

“Ho appreso con tristezza la notizia della scomparsa di suo padre Arrigo. Stimato consigliere della Presidenza della Repubblica sotto i Presidenti Ciampi e Napolitano. Lo ricordo anche per la passione civile che lo ha animato sin da giovanissimo e per l’inconfondibile tratto umano, affabile e signorile.”

Con Arrigo Levi se ne va un pezzo della storia d’Italia.

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