Un’estensione di Chrome era utilizzata da alcuni neonazisti come strumento per scovare sul web persone di religione ebraica. Una volta scoperto, Google ha provveduto immediatamente a rimuoverla dal proprio shop online. L’app Echo racchiudeva con una tripla parentesi nomi di personaggi ebrei che apparivano su una pagina internet ed era un avviso che una determinata persona doveva diventare un obiettivo da prendere di mira. Lo scopo era mettere in risalto i legami tra le figure di spicco di religione ebraica, che vari gruppi di estrema destra ritengono vengano nascosti dai media tradizionali.

Il vicedirettore del New York Times, Jonathan Weisman, è stato insultato dopo la sua pubblicazione online riguardo un articolo riguardo la nascita del fascismo in America da un utente chiamato CyberTrump, che gli ha inviato un tweet usando tre parentesi. Il giornalista alla domanda riguardo al senso di quei simboli si è sentito rispondere: “E’ un fischietto per cani, scemo. Suono il campanello per avvertire che sei un ebreo”. Campello che è puntualmente suonato e da quel momento sono scattati insulti antisemiti. A far nascere le tre parentesi è stato un blog di estrema destra, chiamato “Right Stuff” (Cose di destra), che emetteva il suono dell’eco tutte le volte che veniva pronunciato un nome ebraico. L’obiettivo del blog era diffondere, a detta dei realizzatori, i danni fatti dagli ebrei nel corso della Storia.

Non è la prima volta che gruppi neonazisti si avvalgono della tecnologia per individuare e /o segnalare personaggi importanti di religione ebraica. L’importante è continuare a vigilare e avere i mezzi adeguati per combattere questo antisemitismo che viene dalla rete.