Continua a dilagare l’antisemitismo in rete. Dopo la recente app che aiutava a scovare gli ebrei sul web, eccone un’altra shock, che sta creando numerose polemiche: quella che simula la vita degli ebrei ad Auschwitz. Si chiama “Campo di Auschwitz Online” è stata creata (per Android) dalla Trinit.es, scuola professionale spagnola con sede a Saragozza. Sulla home capeggiano la stella di David e la rotaia ferroviaria che si ferma davanti al lager su cui è scritto Auschwitz concentration camp. Due soldati in divisa Wehrmacht, posizionati ai lati della porta principale, hanno il compito di fare da sentinelle. Inequivocabile il messaggio antisemita: “Vivere come un vero ebreo nel campo di concentramento Auscwhitz”.
Semmai fosse possibile c’è qualcosa di ancora più agghiacciante: i commenti su Google Play. Si va da “Le 5 stelle ve le dò quando lo fate funzionare, ero più emozionato di Adolf all’inaugurazione dei campi e invece (con annessa bestemmia), non parte” a “Gioco che quando inizi non finisci più, una droga. Il problema é che ogni 20 minuti trovo il forno pieno e devo entrare a togliere la cenere. Invece il personaggio di Hitler é molto realistico”. C’è anche chi fa dell’ironia: ”Esperienza davvero realistica, da provare sulla propria pelle. Ottima la parte in cui accendi i forni e parte “A ella le gusta la gasolina”, riferimento ad Anna Frank. 5 stelle se è Sammontana”.
Indignazione è stata espressa dal tutto mondo ebraico; dall’Ucei, dalle varie Comunità locali e dal Centro di documentazione ebraica contemporanea, seriamente preoccupato per l’antisemitismo in rete, “dove sempre più evidenti sono i rigurgiti antisemiti e antisionisti, con il ritorno di pregiudizi e stereotipi pesanti, caricature di profili ebraici simili a quelli che circolavano nella Germania nazista. E anche quando si denunciano i contenuti pericolosi ai gestori dei social network o dei siti Internet solo nel 20 per cento dei casi si riesce ad ottenerne l’oscuramento o la rimozione”.
Protesta che dal mondo politico. Il deputato dem Emanuele Fiano, responsabile Sicurezza Pd, è intervenuto sull’ignobile vicenda:
Sono rimasto senza parole a pensare che qualcuno possa inventare, poi scrivere e disegnare e poi vendere, una app ambientata dentro il più grande cimitero della storia del popolo ebraico. Il lager di Auschwitz è stato il più grande cimitero della storia del popolo ebraico, oltre che di gay, Rom, disabili, testimoni di Geova e oppositori vari. Tutto ciò mi fa orrore non smetterò mai di battermi, perché la banalizzazione della storia, che sia mossa da un disegno politico o da ignoranza, venga battuta con ogni mezzo lecito, magari per esempio vietando in Italia questa app.