Antisemitismo in Sudafrica. L’odio antiebraico continua a colpire il paese, dove in pochi giorni sono stati profanati cimiteri ebraici. Ultimo in ordine di tempo quello a Strand, la cui denuncia è stata fatta dalla comunità ebraica locale.
Giorni prima due cimiteri ebraici sono stati fatti oggetto di atti di vandalismo nel distretto del Western Cape.
La polizia ipotizza che i responsabili possano appartenere a una cellula neonazista.
L’antisemitismo dilagante in Sudafrica non è una prerogativa del 2019. Già nel dicembre 2018, infatti, il cimitero ebraico di Wellington, vicino a Città del Capo, era stato profanato, suscitando sgomento nella comunità ebraica di Cape Town.
Dopo la profanazione delle 39 lapidi ebraiche, Stuart Diamond, il capo della comunità ebraica di Città del Capo, aveva affermato:
“La nostra comunità è scioccata da questo attacco: secondo la Costituzione, il Sudafrica appartiene a tutti coloro che ci vivono, e devono essere rispettati e accettati da l’altro.”
Molto preoccupato per questi atti di antisemitismo in Sudafrica anche il presidente dell’Agenzia ebraica Isaac Herzog, che ha esortato gli paesi a dare il proprio contributo per combattere l’odio contro gli ebrei, divenuto un fenomeno sempre più in espansione:
“Faccio appello ai governi di tutto il mondo e alle autorità di contrasto per non prenderla alla leggera, e per prendere una mano ferma contro ogni manifestazione di antisemitismo.”
Fenomeno su cui è intervenuto anche il vicepresidente dell’Organizzazione sionista mondiale, Yaakov Hagoel:
“Questi incidenti, sfortunatamente, si sono diffusi a macchia d’olio e sono diventati una tendenza globale, e questi sono incidenti molto gravi che devono essere fermati immediatamente prima che uccidano gli ebrei”.
L’antisemitismo sta contaminando diverse zone del mondo. Europa, Americhe e Africa sono stati colpiti dall’odio verso gli ebrei, che rievocano tempi che si sperava fosse terminati.