Non sembra placarsi l’ondata antisemita che sta colpendo il Piemonte e Torino in particolare. Dopo i recenti episodi accaduti in città ai danni di Maria Bigliani, la figlia della staffetta partigiana e di una responsabile dell’Anpi locale, questa volta è stato preso di mira Marcello Segre.
Rientrando a casa, il presidente dell’Associazione Piemonte Cuore onlus ha trovato la scritta “Jude” (ebreo in tedesco) con la stella di David sulla porta della propria abitazione. Su questo terso caso di antisemitismo a Torino in pochi giorni, sta indagando la Digos, alla quale si è rivolto Marcello Segre, che ha così commentato la vicenda:
“Sono rammaricato per gesti che sviliscono il valore di una comunità civile come quella piemontese, da sempre inclusiva e lontana da deriva antisemita. Ho fiducia nelle forze dell’ordine. Ho ricevuto numerose telefonate di solidarietà. Anche dalla sindaca Chiara Appendino e dal presidente della Regione Alberto Cirio. Telefonate bipartisan, che sono il segnale migliore in queste situazioni. Sono episodi che non devono essere taciuti: la memoria deve essere mantenuta viva tutti i giorni e nessuno deve permettersi di cancellarla. È importante raccontare la storia nelle scuole: parlare ai ragazzi è la difesa al futuro”.
Segre ha aggiunto:
“Se uno fa una cosa come questa significa che ce l’ha con qualcuno. Ma io sono impegnato nel sociale, non penso di avere fatto del male a chicchessia. Le tante chiamate che ho ricevuto, e le telefonate bipartisan di Cirio e Appendino, sono il segnale migliore in queste situazioni”.
Ecco gli episodi antisemiti che hanno colpito il Piemonte nelle ultime settimane:
- Mondovì: La scritta “Jude hier” – “Qui c’è un ebreo” con la stella di David è comparsa sulla porta di casa del figlio di Lidia Beccaria Rolfi, tornata dal campo di concentramento di Ravensbruck;
- Torino: la scritta “crepa sporca ebrea” è comparsa sul muro del pianerottolo dell’abitazione di Maria Bigliani, figlia di Ines Ghiron, ebrea e staffetta partigiana con il Partito d’Azione;
- Una donna, appartenete all’Anpi locale, ha trovato due bigliettini con frasi ingiuriose in tedesco (“Sieg Heil”), una svastica e una croce uncinata.
In Italia esiste un problema, legato all’antisemitismo. È innegabile.