Antisemitismo a Roma post social di un noto imprenditore nel food

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Antisemitismo a Roma post social di un noto imprenditore nel food

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Antisemitismo a Roma, dove l’ennesimo caso italiano contro il popolo ebraico è andato in scena lo scorso 18 novembre.

Marco Pucciotti, uno dei più noti imprenditori del mondo food della capitale, ha scritto questo post su Facebook:

“Comunque: Egiziani, Romani, Turchi, Russi, Tedeschi. Ecc. Ecc. Non è che tutti avevano torto eh”.

Una frase antisemita, contro il popolo ebraico, senza possibilità di smentita o revisione. Qui non c’entra la guerra iniziata dal terrorismo arabo-palestinese capitanato da Hamas il 7 ottobre, qui viene puntato il dito contro la storia di un popolo costellata di persecuzioni e, anziché, attaccare i carnefici si attaccano le vittime.

Pucciotti ha mostrato una buona conoscenza della storia ebraica; dalla schiavitù in Egitto alla Shoah, passando per la distruzione del primo Tempio di Gerusalemme ai pogrom zaristi. Al commento “Sottilissima questa”, l’imprenditore ha risposto: “Me ce so’ dovuto laureà”.

Non sono mancati i consensi, tra cui quello chef campano Pasquale Torrente. Una voce fuori dal coro quella di Paolo Manfredi:     

“Qui non siamo nel legittimo diritto di critica al governo di Israele, questo è puro e semplice antisemitismo. Che schifo”.

Pucciotti è un imprenditore molto conosciuto, premiato da molte guide. Proprietario di Epiro, Sbanco, Eufrosino, A Rota, Umami, Mostro e diversi altri locali. Ha un enorme seguito nel mondo del food.

In diversi si stanno domanda se subirà conseguenze penali, visto che è reato propagandare:

“Idee fondate sulla superiorità, l’odio razziale ed etnico e chi istiga a commettere discriminazione per questi motivi”.

Marco Pucciotti è stato meno accorto o più sincero degli altri, fate voi. Non ha attaccato il governo israeliano per la reazione al pogrom del 7 ottobre. È andato dritto al punto, colpendo al cuore, lì dove fa più male, girando il coltello nelle piaghe della storia dell’odio antiebraico.

Pucciotti, però, ha dimenticato di citare il contributo al mondo portato da diversi ebrei che hanno fatto la storia: Gesù, Albert Einstein, Albert Sabin, tanto per citarne alcuni…

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