Le minacce antisemite sono tornate a colpire Roberto Matatia, scrittore ebreo e candidato a consigliere comunale a Faenza alle prossime elezioni comunali.
A scatenare l’odio antiebraico è stato un post di Matatia che su Facebook ha scritto:
“Il candidato sindaco Cavina è impegnato in un martellante giro dei bar più trendy di Faenza per carità, fa bene. Ogni attività lecita va rispettata. Tuttavia, mi chiedo, ingenuamente, come mai non lo si sia visto in una biblioteca o, almeno, in una libreria. Forse sarebbe troppo per la gente che frequenta!”.
Parole che non sono piaciute ad alcuni, fra cui un commerciante di Faenza, che dalla discussione politica è sfociato in un attacco gratuito e fuori contesto:
“Era meglio se la gasavano tutta, la sua famiglia. Gente come lei mi fa schifo!”.
Il riferimento, ovviamente, è alla Shoah, un evento tragico dell’umanità che ancora una volta è stato tirato in ballo in maniera impropria.
Una ferita aperta per Matatia che si è rivolto alla polizia per denunciare l’accaduto.
L’antisemitismo a mezzo social è una delle piaghe che stiamo vivendo in tutto il mondo. Direte voi, perché fare un articolo per una persona che rivolge parole spezzanti nei confronti di un’altra?
Perché la vittima è uno scrittore famoso? Perché è candidato a consigliere comunale?
No, abbiamo deciso di dedicare un articolo a questa spiacevole vicenda per una spia di quanto accade sul web e nella vita reale.
L’attacco antisemita contro Matatia, che sarebbe stato grave in tutte le occasioni, era totalmente fuori contesto. Nulla aveva a che fare con il post dello scrittore, che aveva fatto semplicemente una considerazione legata alla campagna elettorale.
Le parole di Matatia, potevano essere considerate pungenti, ma non meritavano il macabro augurio di gasare la propria famiglia. Né meritavano altri insulti, visto il linguaggio estremo utilizzato da molte persone sui social e non.
Lo scrittore non è nuovo a simili attacchi. Nel dicembre 2019, infatti, gli venne detto che la Shoah fosse stata inventata dagli ebrei per dominare il mondo.
Ecco perché abbiamo sentito il bisogno di scrivere un articolo su una vicenda che dovrebbe far vergognare tutti.