Un forno da cucina aperto con dentro dei soldi e la scritta “trappola per ebrei”. È questo l’agghiacciante meme girato negli ultimi tempi sui social, che ha creato numerose polemiche, diventando oggetto di diverse segnalazioni presso la polizia Postale.
Grazie alle indagini, condotte dalla Digos di Latina e la direzione centrale della polizia di Prevenzione, si è potuti risalire all’autore del post incriminato su Twitter.
Si tratta di Cristian D’Adamo, responsabile della sezione Forza Nuova di Fondi, in provincia di Latina, indagato per propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa, assieme a un’altra persona.
Un nome tutt’altro che nuovo quello di D’Adamo, che nello scorso agosto aveva già attirato a sé numerose proteste, scaturite dopo un’analisi social, che avevano manifestato le sue simpatie nazifasciste.
Diverse foto sui social, infatti, lo ritraevano con il braccio destro alzato e vicino agli ambienti dell’estrema destra riconducibile a una parte dei tifosi della Lazio.
Chi è l’altra persona indagata?
Al momento le sue generalità non sono state rese note. Si sa solo che la sua residenza è nello stesso capoluogo di provincia, ma nulla più. Si è arrivato a lui grazie alle indagini accurate che hanno portato sulla piattaforma VK.com, dove erano presente immagini e post che denotavano idee antisemite, naziste e xenofobe.
Nei confronti di questa persona e di D’Adamo sono stati eseguiti decreti di perquisizione personale, locale e informatica che, per l’appunto, hanno dato conferma ai sospetti iniziali. Sono stati sequestrati, inoltre, diversi dispositivi informatici, che saranno passati al setaccio per approfondimenti.
Questo episodio non dà solo l’idea dell’odio antiebraico, ma dell’assoluto disprezzo che alcuni provano per gli ebrei, tanto da rivolerli nei forni (crematori) come avvenne durante la Seconda Guerra Mondiale, che vide morire sei milioni di ebrei.