L’antisemitismo sta proliferando in Finlandia. La scorsa settimana l’ambasciata israeliana nel paese scandinavo è stata presa di mira dai militanti dell’estrema destra. Non è stata la prima volta, perché la sede diplomatica dello Stato ebraico a Helsinki ha subito 15 attacchi tra il 2018 e i primi mesi del 2019.
L’ambasciatore israeliano in Finlandia, Dov Segev-Steinberg, ha sottoposto a più riprese il problema alle autorità finlandesi, che da una parte hanno espresso preoccupazione per quanto sta avvenendo ma dall’altra non stanno ponendo alcun rimedio a quella che è divenuta una vera e propria deriva.
Il ministero degli Esteri israeliano ha diramato una nota:
“Durante il fine settimana c’è stato un attacco fisico all’ambasciata israeliana a Helsinki. È un altro anello della catena di attacchi antisemiti contro l’ambasciata. L’ambasciata israeliana a Helsinki ha espresso il suo disgusto per gli eventi alle autorità finlandesi e ha chiesto loro di agire in piena forza per individuare i colpevoli, consegnarli alla giustizia e impedire che simili incidenti si verifichino in futuro”.
La preoccupazione della Comunità Ebraica locale e Israele è aumentata dopo le dichiarazioni di politici finlandesi.
Kai Aslak Mykkänen, ex ministro degli interni del paese, ha dichiarato che “in Finlandia c’è libertà di espressione…” e il deputato del Partito socialdemocratico finlandese Hussein al-Taee ha paragonato Israele allo Stato islamico e ha attaccato durante il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg, definito un “ebreo” che “sta facendo ciò che un ebreo fa meglio. Fottere tutti per ottenere tutto”.
L’antisemitismo è una piega sociale che sta infettando numerosi paesi europei, i cui governi non sempre sembrano “interessati” a placare…