Spiacevole episodio di antisemitismo a Firenze, dove un 13enne è stato vittime di offese da parte di un suo compagno di scuola.
Secondo la ricostruzione, il ragazzo è stato avvicinato da un coetaneo che nel Giorno della Memoria gli ha detto: “Te e la tua famiglia siete solo degli ebrei di m…”.
Ragazzo che non ha fatto una piega e ha dato una risposta da manuale al giovane aggressore:
“Ti devi vergognare, se tu fossi stato nelle camere a gas dei nazisti non avresti mai detto queste parole”.
A raccontare la storia è la madre della giovane vittima che alla Nazione ha detto:
“Era pieno di entusiasmo quando ha cominciato la scuola media ma le cose si sono subito messe male. Mio figlio è goloso ed è un po’ sovrappeso, tanto è bastato perché fosse subito preso di mira dai bulli, da uno in particolare che poi è lo stesso che la settimana scorsa lo ha offeso per il credo religioso di suo padre. Ho provato più volte a parlare con la dirigenza scolastica dei problemi che mio figlio aveva in classe, ma non sono stata mai ricevuta dalla preside”.
Preside che, interpellata dal quotidiano di Firenze, ha detto di non essere a conoscenza:
“Di episodi di bullismo subiti dal ragazzo. Sapevamo sì, che aveva un disagio ma nessuno ci ha mai detto che fosse legato al rapporto con altri studenti”.
Quanto accaduto a Firenze è il secondo episodio di antisemitismo, di cui è rimasto vittima un giovanissimo nello spazio di una settimana.
Pochi giorni prima, infatti, a Venturina, nel comune di Campiglia Marittima, in provincia di Livorno, un bambino ebreo di 12 anni era stato insultato e aggredito con calci e sputi da due ragazzine di 15 anni in un parco della cittadina.
Due bruttissimi episodi, che non vanno giudicati come isolati, ma come sintomo di una tendenza che vede le vicende legate all’odio antiebraico abbassare la soglia di età.