L’antisemitismo, il Cile e il mondo degli alcolici. Un’associazione che dovrebbe essere quasi impossibile. E invece così non è, perché l’odio antiebraico riesce, suo malgrado, dove in molti falliscono: legare cose e ambienti molto distanti tra loro.
Un collante che nel paese sudamericano si è tradotto in polemica, che ha fatto indignare la Comunità ebraica locale.
Il motivo va ricercato in una pubblicità apparsa sul giornale Las Últimas Noticias, in cui viene mostrato il “Mercante Felice” – un meme che ritrae un ebreo con la barba, il naso adunco e il sorriso compiaciuto di chi maneggia molti soldi – accanto a una bottiglia di whiskey e rum scontata a metà prezzo della Albol Verde, un’azienda di Valparaiso.
La narrativa antisemita per eccellenza che come ha ricordato la Comunità ebraica Cilena fa “rivivere un classico stereotipo della propaganda nazista che ha portato al genocidio di sei milioni di ebrei”.
Il riferimento – ovviamente – è alla Shoah, che negli anni era stata preceduta da diverse campagne d’odio, atte a convincere la popolazione che gli ebrei fossero avidi di denaro e pronti a tutto per ottenerlo.
Chi si attendeva delle scuse rimarrà deluso e forse si indignerà di più. Proprio così, perché l’azienda ha provato a dare una giustificazione, sostenendo che la pubblicità voleva solo comunicare che un pagamento in contanti sarebbe stato ripagato con uno sconto per i clienti.
Giustificazione tutt’altro che gradita all’ambasciata israeliana di Santiago: “Il non aver avuto l’intenzione di offendere non spiega né minimizza la gravità del fatto”.
Proviamo a immaginare una riunione dell’azienda in questione in cui si vuole proporre uno sconto ai clienti. Qualcuno prende la parola e propone che lo scontro non può che essere associato a un ebreo. Il responsabile anziché indignarsi per la proposta, l’approva, dando vita all’ennesimo capitolo antisemita della storia.
C’è un’altra domanda che ci dobbiamo porre. Possiamo stupirci di quanto avvenuto in Cile, se il neo preside del paese Gabriel Boric ha sempre attaccato tutti gli ebrei del mondo, e quindi anche gli ebrei cileni, ritenendoli responsabili della politica di Israele, definito “uno stato genocida”?