L’ondata di antisemitismo non sta risparmiando neanche il Belgio, dove due sopravvissuti alla Shoah sono stati presi di mira da attivisti propalestinesi.
L’atto vandalico contro gli ebrei si è verificato a Fléron, cittadina situata nella provincia vallona di Liegi, in cui è comparsa la scritta “Gaza Free” e una svastica, che sono state dipinte con spray in rosa sul lato della casa di una coppia, che ha subito sulla propria pelle l’orrore dei lager nazisti.
Il Congresso ebraico europeo ha così commentato l’episodio di antisemitismo andato in scena in Belgio: “Questo è un antisemitismo palese e mirato. È un altro incidente inquietante nell’ondata di vile antisemitismo che ha travolto il paese dopo il brutale attacco di Hamas contro Israele”.
Antisemitismo che nella sola Anversa, la città europea con la più grande presenza di ortodossi, sono stati contati 91 incidenti antisemiti tra il 7 ottobre e il 7 dicembre rispetto ai 57 dell’intero 2022.
Un dato che ha fatto registrare un preoccupante aumento, di cui si sono resi conto anche diversi cittadini, i quali hanno raccontato di aver visto con i propri occhi ragazzi intenti a togliere il cappello agli ortodossi e gettarlo a terra oppure cercare di farli cadere mentre sono in bicicletta.
Cerchiamo di vedere del buono.
Dobbiamo ringraziare questi attivisti propalestinesi odiatori degli ebrei, che ci hanno dimostrato che non c’è alcuna differenza fra antisemitismo e antisionismo.
È la manifestazione di quello che sosteniamo da anni: attaccare Israele è il nuovo modo per attaccare gli ebrei.
Legare ciò che sta accadendo a Gaza con la Shoah è quanto di più vile si possa fare. Una moglie e un marito sopravvissuti alla Shoah cosa hanno a che fare con i fatti della Striscia?
Non ci pare che qualche ebreo nel mondo all’indomani del 7 ottobre, abbia preso di mira gli arabo-palestinesi dislocati nel mondo.