Il Jewish Gooners è un nuovo gruppo di fan dei tifosi dell’Arsenal lanciato dal club calcistico di Londra per combattere episodi di antisemitismo. Il nome si rifà a “Gunners”, lo storico soprannome della squadra che milita nella Serie A inglese.
Con il lancio di Jewish Gooners, la società calcistica britannica si ripromette di creare un ambiente sicuro e accogliente per i tifosi ebrei e prevenire accadimenti come quelli andati in scena nei mesi scorsi, che l’hanno portato a bandire 31 tifosi per comportamenti di intolleranza e odio antiebraico.
A salire alla ribalta è stato quanto successo nel gennaio scorso, quando la comica ebrea Katie Price è stata prima insultata e poi cacciata via dal pub dove stava assistendo al derby tra il suo Arsenal e il Tottenham.
A un minuto dalla fine della partita gli avventori del The Cally hanno iniziato a cantare cori sportivi contro il Tottenham, cui Katie Price si è unita. Il canto unanime, però, è durato poco, perché quando puoi gli insulti sportivi hanno lasciato spazio a quelli antisemiti, la comica si è risentita, protestando contro il gruppo.
A raccontare la vicenda è stata la stessa Price, che prima ha ricevuto insulti antisemiti ed è stata minacciata insieme al suo amico, poi in maniera tutt’altro che gentile è stata invitata a uscire dai gestori del locale.
Una storia che mette a fuoco il clima in materia di antisemitismo: gli insultati e minacciati vengono cacciati via, gli aggressori inviatati a restare.
La nascita dello Jewish Gooners, infatti, non è casuale, ma frutto dell’idea dei tifosi ebrei dell’Arsenal che già da due anni avevano proposto l’iniziativa al club, non nuovo a problemi legati all’antisemitismo e all’intolleranza.
È nota la rivalità calcistica tra l’Arsenal e il Tottenham, società caratterizzata da sempre da una forte presenza ebraica sia nei quadri dirigenziali, sia sugli spalti, che più volte hanno portati i tifosi dei Gunners a essere protagonisti di azioni verbali e non solo di stampo antisemita.