Il confronto fra il “mondo ebraico” e l’Anpi si arricchisce di un nuovo complesso capitolo. Dove il termine “complesso” lo stiamo usando, esclusivamente per tentare di abbassare i toni. In realtà, in questa nuova discussione non c’entra il mondo ebraico in senso stretto.

Ma andiamo con ordine. 

Il comune di Finale Ligure ha deciso di inserire nello statuto la definizione di antisemitismo dell’IHRA:

“Il Comune si riconosce nella definizione di antisemitismo sancita nel documento ufficiale 26 maggio 2016 dell’IHRA – International Holocaust Remembrance Alliance – per cui l’antisemitismo è una certa percezione degli ebrei che può essere espressa come odio nei loro confronti. Le manifestazioni retoriche e fisiche di antisemitismo sono dirette verso le persone ebree o non ebree, i loro beni, le istituzioni delle comunità ebraiche e i loro luoghi di culto”.

Peccato che il giorno precedente a questa votazione, l’Anpi non aveva mancato di intromettersi, come spesso accade, quando di parla di antisemitismo e di ebrei:

“Dalla lettura degli esempi di forme di “antisemitismo” contenuti in quella definizione ci siamo resi conto che il confine tra “antisionismo” e “antisemitismo” è molto labile. Ricordiamo sempre che, dopo il 19 luglio 2018, lo Stato d’Israele ha modificato la sua legge fondamentale dichiarandosi Stato-nazione del popolo ebraico. Tutto ciò assottiglia sempre più la differenza fra chi critica le politiche del governo di uno Stato come quello di Israele che si è dichiarato anche nazione del popolo ebraico con chi esercita forme di “razzismo” verso qualsiasi popolo o religione”.

Questa ennesima diatriba è arrivata pochi giorno dopo la polemica relativa alla manifestazione dell’Anpi Roma che lo scorso 27 giugno era sceso in piazza contro Israele e in post Facebook aveva pubblicato cartine geografiche fake del Medio Oriente.

Ciò che diviene oggetto delle nostre critiche non è la legittima critica a un governo, ma l’accanimento contro quasi tutte le azioni che questo governo intraprende: in questo caso Israele.

Se l’Anpi si accanisse con la stessa energia contro il governo italiano, americano, tedesco, russo, iraniano (etc.), allora, le sue critiche avrebbero rilevanza.