“Ho ascoltato con rabbia e indignazione il video postato da Progetto Dreyfus in cui il presidente dell’Anpi Roma invita a liberare i leader dell’intifada palestinese”.
È l’inizio della nota firmata Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma, in merito all’invito del massimo esponente provinciale dell’Anpi della capitale, fatto il 27 giugno scorso a Piazza del Campidoglio.
Una presa di posizione quella della Comunità ebraica di Roma e della sua presidente per un intervento, che conferma la deriva antiebraica intrapresa dall’Associazione nazionale partigiani italiani.
Nel video (clicca qui per vederlo), circolato grazie alla nostra redazione che per prima ha riportato l’episodio, si vede il presidente dell’Anpi, intento a chiedere la liberazione di alcuni terroristi palestinesi che negli anni hanno uccisi civili israeliani inermi.
Così prosegue la nota della Comunità ebraica di Roma:
“Questi terroristi sono criminali responsabili di attentati che hanno massacrato civili, donne e bambini. La strategia dell’intifada palestinese è stata quella di uccidere i civili inermi solo perché ebrei e israeliani. Difendere l’intifada significa difendere il terrorismo. Mi aspetto che l’Anpi nazionale prenda nettamente le distanze allontanando il presidente di Roma, perché la memoria dei partigiani non può essere violata da chi difende dei criminali. Possiamo accettare di avere idee diverse, ma non che il rappresentante dell’Anpi nella capitale d’Italia possa invitare a liberare chi ha ucciso donne e bambini. Serve un atto forte di discontinuità da parte dell’Anpi che dovrebbe mantenere la memoria storica dei partigiani e non incitare all’odio contro il popolo d’Israele.”
I rapporti tra la Comunità ebraica di Roma e l’Anpi sono tesi da alcuni anni. Molti sono gli episodi che hanno alzato la tensione. Ultimo in ordine di tempo quello relativo a un post dell’Associazione nazionale partigiani italiani di Roma, che la settimana scorsa ha diffuso cartine geografiche false di Israele e del Medio Oriente e poi ha cancellato i commenti contrari.
Un atteggiamento quello dell’Anpi che deve preoccupare sia perché è teso ad appoggiare il terrorismo e sia perché avvenuto al centro di Roma, che qualcuno vorrebbe far diventare crocevia della causa palestinese.
Il popolo palestinese ha le sue sofferenze, che sono causate dalle loro leadership, le quali attaccano e strumentalizzano Israele e gli ebrei per coprire le proprie nefandezze e inefficienze.