L’organizzazione delle Nazioni Unite che si occupa del controllo sull’uso dell’energia nucleare, la AIEA, ha recentemente pubblicato un report che proverebbe le dimensioni militari del programma nucleare iraniano. Secondo l’organizzazione infatti l’Iran avrebbe condotto ricerche relative ad armamenti nucleari fino al 2003 ed in misura minore almeno fino al 2009.
Il comportamento della Repubblica Islamica è da sempre molto ambiguo sull’argomento, in più occasioni l’Iran è stato colto in atteggiamenti equivoci o ha volutamente ingannato gli ispettori dell’Agenzia Internazionale. “Uno degli esempi più chiari di questo atteggiamento sfacciato è la condotta relativa alla struttura di Parchin dove gli iraniani hanno tentato di coprire le prove delle loro attività illegali” è quanto si legge in una nota diffusa dall’Ufficio del Primo Ministro israeliano. Da Gerusalemme inoltre fanno sapere che “Israele si aspetta che la comunità internazionale continui le indagini attraverso il lavoro della AIEA e che usi tutti gli strumenti a sua disposizione per assicurare che l’Iran non possa costruire segretamente armi nucleari. Senza una completa indagine il mondo non saprà mai fin dove si è spinto il programma segreto iraniano e quale sia il suo stato attuale.”
Il Ministro dell’Energia Yuval Steinitz, che nel precedente governo si occupava esclusivamente del dossier iraniano, ha commentato la notizia dicendo che la denuncia della AIEA non mitiga le preoccupazioni israeliane rispetto alle ambizioni atomiche della Repubblica degli ayatollah. Anzi secondo Steinitz la conferma sul fatto che l’Iran abbia mentito rispetto alle sue attività non fa che aumentare le paure degli israeliani che vedono l’Iran come un nemico esistenziale.
Anche il governo iraniano ha commentato il report della AIEA. Il Vice Ministro degli Esteri Abbas Araghchi ha accolto positivamente la notizia affermando che con questo report si può considerare chiuso il caso riguardante le vecchie accuse di ricerca su armamenti pericolosi. Nel caso in cui davvero la comunità internazionale reputasse chiuso il fascicolo sulle possibili dimensioni militari del programma, il patto firmato con le potenze mondiali il 14 Luglio 2015 potrebbe essere definitivamente implementato. Una possibilità confermata Ehud Yaari, uno dei più esperti analisti di Medio Oriente in Israele, in un’intervista televisiva a Channel 2.
Da sempre l’Iran nega di voler costruire armamenti nucleari insistendo che lo scopo del programma è quello di produrre energia e di migliorare la ricerca medica. Rispetto alle ricerche considerate rilevanti nella costruzione dell’atomica l’Iran ha sempre sostenuto che si tratta di materiali e tecnologie “dual use” ovvero utili anche per la ricerca scientifica. Riguardo all’esistenza di una struttura particolarmente importante per gli esperimenti di carattere militare a Parchin, denunciata da Israele attraverso immagini satellitari, la IRNA ha fatto sapere che il capo della AIEA Yukiya Amano ha visitato Parchin dove non è stata verificata la presenza di questa struttura.