Se vi trovate a Londra e dopo il tramonto incontrate dei giovani con i riccioli e la kippah nel quartiere di Stamford Hill, non vi meravigliate, sono i volontari della Comunità ebraica ultra ortodossa.
Gli Shomrim, dall’ebraico “i custodi”, rendono più sicure le strade del quartiere londinese spesso difficile da gestire, affiancando le forze dell’ordine e difendendo anche i luoghi di culto islamici, molto spesso oggetto di violenze e dimostrazioni contro la Comunità musulmana.
Soltanto lo scorso anno, i vigilantes con la kippah hanno contribuito all’arresto di 197 criminali, compreso il ladro più ricercato della zona.
Il loro contributo fu espressamente richiesto dal consiglio comunale di Hackney, a nord di Londra, dopo l’uccisione del soldato Lee Rigby da parte di un integralista islamico; da lì gli obiettivi musulmani sono stati presi di mira numerose volte e gli Shomrim continuano a sorvegliare su di loro anche ora che gli islamici vengono visti male a causa del terrorismo dell’ISIS.
Come spiega Shulem Stern, un giovane ebreo ultra ortodosso, fra la comunità ebraica e quella musulmana di Stamford Hill ci sono buoni rapporti e proprio gli ebrei, che di atti antisemiti ne hanno subiti molti, capiscono l’importanza di difendere i musulmani dalle aggressioni e dalle minacce.
Anche il Segretario di Stato John Kerry ha elogiato gli Shomrim nel mese di luglio durante l’annuale relazione degli USA sulla libertà di religione: “Molto spesso passano inosservati, ma credetemi, questa è a definizione di coraggio”.