Antisemitismo Céline. Dopo le polemiche delle ultime settimane è naufragato il progetto della storica casa editrice francese Gallimard di ripubblicare i tre pamphlet contro gli ebrei  “Bagatelle per un massacro” (1937), “La scuola dei cadaveri” (1938)” e La bella rogna (1941) dello scrittore Louis Ferdinand Auguste Destouches, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Céline.

Grande preoccupazione era stata espressa anche dall’Eliseo. Frédéric Pottier, delegato interministeriale per la lotta al razzismo, aveva scritto a Gallimard dopo esser venuto a conoscenza del progetto. Un incontro fra i due aveva inizialmente portato alla procrastinazione del progetto.

Allarmato per una pubblicazione di chiaro stampo antisemita era stato il mondo ebraico francese. Serge Klarsfeld, presidente dell’associazione degli ebrei deportati dalla Francia, aveva definito il progetto  “un’aggressione”, mentre dal Consiglio di Rappresentanza delle istituzioni ebraiche (Crif) era giunto un invito a “rinunciare al progetto di ristampa”.

L’editore Antoine Gallimard si è difeso:

“Il pamphlet di Céline appartiene alla storia del più infame antisemitismo francese, ma la censura impedisce di far chiarezza piena sulla sua origine e sulla sua portata ideologica, sui cui siamo chiamati a giudicare: il risultato della censura è di suscitare una curiosità malsana”.

Gallimard ha aggiunto di comprendere “le emozioni dei lettori per una edizione che potrebbe apparire scioccante e dolorosa”.

“… Portata ideologica, sui cui siamo chiamati a giudicare”.

Chi ha chiamato Gallimard a giudicare? Nessuno.

È stata esclusivamente la sua volontà a gettare le basi per il suddetto progetto legato “alla storia del più infame antisemitismo francese”, come lui stesso l’ha definita.

Antisemitismo Céline. Un capitolo che la Francia dovrebbe dimenticare, soprattutto alla luce del fervente antisemitismo che sta imperando nel paese negli ultimi anni.