L’Onu e l’Italia hanno bocciato la decisione degli Usa di spostare la propria ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme e il susseguente riconoscimento della città come capitale d’Israele.
Contro la risoluzione americana hanno votato 128 paesi, fra cui il nostro, 9 a favore e 35 gli astenuti.
Tra i paese contrari ci sono tutti i più importanti dell’Unione europea: Italia, Germania, Regno Unito, Francia e Spagna.
I paesi a favore sono stati: Guatemala, Honduras, Isole Marshall, Micronesia, Nauru, Palau, Togo e oltre a Israele e Usa.
Tra gli astenuti ci sono: Argentina, Australia, Canada, Colombia, Filippine, Polonia e Romania.
L’Assemblea generale delle Nazioni unite è stata convocata dai rappresentanti di Turchia e Yemen, dopo il veto posto il 19 dicembre dagli Usa a una bozza di risoluzione simile proposta dall’Egitto al Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Assemblea nella quale alcun paese dei 193 possiede il potere di veto, come invece avviene nel Consiglio di Sicurezza dove Cina, Francia, Regno Unito, Russia e Stati Uniti (membri permanenti) hanno la possibilità di bloccare con un solo voto qualsiasi risoluzione.
Stati Uniti che tramite la propria ambasciatrice all’Onu, Nikki Haley, hanno fatto sapere di non voler cambiare rotta:
“L’America sposterà la sua ambasciata a Gerusalemme, ed è questa la cosa giusta da fare. Nessun voto alle Nazioni Unite farà la differenza. Ma questo è un voto che gli Stati Uniti ricorderanno, ricorderanno il giorno in cui sono stati attaccati per aver esercitato il loro diritto come nazione sovrana. Questo voto farà la differenza su come gli americani guarderanno l’Onu e i Paesi che ci mancheranno di rispetto. Ricorderemo questo voto”.
Il commento israeliano è arrivato da Benjamin Netanyahu e Danny Danon.
Il primo ministro dello Stato ebraico ha espresso la propria soddisfazione per il numero di paesi che non hanno votato la risoluzione: “Rigettiamo questa decisione dell’Onu”.
L’ambasciatore israeliano ha affermato:
“Questo voto finirà nel secchio della spazzatura della storia. Nessuna risoluzione dell’Assemblea Generale ci farà uscire da Gerusalemme”.
Grande soddisfazione per il presidente dell’Anp Abu Mazen:
“A nome mio e del popolo palestinese voglio ringraziare l’Italia e tutti i Paesi che hanno votato per lo Stato della Palestina e la causa della pace”.
L’Italia, il paese che non riesce a non tendere la mano ai palestinesi. Gli stessi palestinesi che per tre volte hanno ucciso innocenti sul nostro territorio: due volte all’aeroporto di Fiumicino e una volta fuori la Sinagoga Maggiore di Roma.
Come si può stare dalla parte di chi ha ucciso in casa propria?