A Milano è stato devastato il monumento al deportato al Parco Nord. Il vile episodio è accaduto nella notte tra domenica e lunedì scorsi ed è stato reso noto dall’Anpi di Milano in una nota.
Il presidente Roberto Cenati ha così commentato l’accaduto:
“Ennesima provocazione neofascista che offende la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per la libertà di tutti noi In Europa e nel nostro Paese si sta manifestando una pericolosa deriva xenofoba, razzista e antisemita. Occorre una risposta ferma da parte delle istituzioni, dello Stato repubblicano nato dalla Resistenza. Fenomeni così pericolosi e contrari ai principi costituzionali non possono essere assolutamente sottovalutati. Chiediamo alle autorità competenti di individuare e condannare i responsabili di questo ignobile gesto”.
Come ha ricordato l’Aned Milano, il monumento rende omaggio a tutti quei coraggiosi che si sono opposti a chi voleva rendere schiavi ebrei, rom, gay e disabili. Devastare il monumento al deportato offende non solo la loro memoria, ma anche quella di tutti coloro che ogni giorno tra mille sforzi provano a non far dimenticare una della pagine più tristi della storia mondiale.
Le forze dell’ordine stanno indagando per consegnare i responsabili alla giustizia. Al momento non ci sono sospetti, anche se la matrice sembra poter essere quella neofascista. Se così fosse, questo sarebbe l’ennesimo episodio di rigurgiti nazifascisti che hanno caratterizzato gli ultimi mesi l’Italia e l’Europa.
Una conferma è arrivata proprio in concomitanza con l’oltraggio al monumento: il successo alle elezioni tedesche dell’Alternative fuer Deutschland, diventato il terzo partito del paese, dopo la Cdu di Angela Merkel e la Spd di Martin Schulz.