Gruppi di neonazisti e l’Europa. La storia avrebbe dovuto metterli nei cassetti della memoria e degli orrori della guerra e invece oggi più che mai sono tornati. E come tutti i fantasmi che si pensava fossero stati sconfitti, fanno più paura di prima. Un ritorno definitivo fatto di addestramento militare organizzato e azione armata. Un salto di qualità dell’estrema destra nel Vecchio Continente temuto ma mai veramente fronteggiato.
A ricomporre il preoccupante mosaico è stata una sentenza di un tribunale di Göteborg che nello scorso luglio ha condannato due neonazisti dello movimento di resistenza svedese Svenska motståndsrörelsen, (per due attacchi a due centri per richiedenti asilo e per attentato a un centro ricreativo frequentato da sindacalisti) che avevano partecipato a un campo di addestramento, guidato da militari che avevano combattuto tra le fila dei separatisti russi in Ucraina.
Medesimo copione per il gruppo neonazista ungherese Maggyar Arcvonal, al quale mesi fa è stato sequestrato un vero e proprio arsenale, che porterebbe dritto a un gruppo di mercenari filorussi. Tra la condanna a questo gruppo separatista magiaro, che propugna l’odio nei confronti di ebrei e omosessuali, e quella dei membri del gruppo di estrema destra svedese è accaduto un altro episodio che ha fatto scattare l’allarme: lo smantellamento del 22 giugno scorso di un campo paramilitare in Turingia, Germania, in cui sono state sequestrate armi a breve e medio raggio, munizioni e pistole che sarebbe collegato a Europäische Aktion, un gruppo negazionista svizzero.
La polizia tedesca ha resto noto che in nell’operazione di inizio estate:
“È stata sgominata un’organizzazione criminale sospettata di istituire campi di addestramento paramilitare. Le persone arrestate sono membri di un movimento estremista attivo a livello internazionale”.
Secondo la Fondazione Amedeu-Antonio di Berlino, lo scorso anno in Germania sono stati registrati 23mila reati di matrice neonazista. Per i servizi di sicurezza i gruppi di estrema destra possono contare su circa 22mila militanti, 7 mila di cui fanno riferimento a piccoli gruppi e cellule clandestine.
Numeri da far paura, come i fantasmi che si pensava fossero stati sconfitti…