Il Giorno della Memoria è stato istituito per Legge in Italia con la Legge 20 luglio 2000 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 31 dello stesso mese:
“Istituzione del “Giorno della Memoria” in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti”.
Nell’articolo 1 della suddetta legge è scritto:
La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
È già di per sé grave che un popolo che ha subito sulla propria pelle la barbarie nazista non sia in grado di ricordarla da solo, ma sia obbligato per legge. Se poi la si ricorda in maniera distorta e capziosa e la si usa per attaccare gli ebrei oggi, il fatto diventa sconcertante.
Come nel caso di Pierpaolo Signore, consigliere comunale, coordinatore provinciale e dirigente nazionale di Fratelli d’Italia che, nel pomeriggio di venerdì 27 gennaio, ha pubblicato una foto sul proprio profilo Facebook che lo ritraeva, assieme ad alcuni colleghi esponenti salentini di FdI, con il braccio destro alzato sull’autobus, diretto verso la capitale, dove si svolgeva la manifestazione “Italia sovrana in piazza” con Giorgia Meloni. Il saluto fascista è stato accompagnato dal politico con lo status “Tutto pronto per la marcia su Roma”, ricordando quella fatta da Mussolini che diede avvio alla dittatura in Italia e alla conseguente alleanza con la Germania nazista.
Ciò che fa pensare, oltre al fatto in sé e all’ostentazione e la totale impunità percepita da Signore, che senza alcuna problema si è servito di un social network per farci conoscere la sua idea di memoria.
Memoria calpestata anche da un parroco di Altamura, Vincenzo Lopano, che sempre per mezzo del social inventato da l’ebreo Mark Zuckerberg ha proposto un referendum per l’abolizione del giorno in cui si ricorda la Shoah, scrivendo: “Quando celebrate le giornate della memoria ricordate ai vostri figli e alunni che la vittima diventò carnefice”, riferendosi a Israele.
Questi episodi non solo isolati e circoscritti ma sono accompagni da altri altrettanto raccapriccianti e soprattutto sono esemplificati perché vengono da un politico e da un religioso e sottolineano la trasversalità del bieco esercizio di distorcere la storia e non rispettare chi è stato deportato nei campi di concentramento e ucciso.
Distorsione andata in scena anche a Milano, dove sono stati affissi volantini con l’immagine di Pinocchio, sul cui naso lungo era scritto Made in Israel e:
“Siamo sempre stati perseguitati senza dare fastidio a nessuno; diventavamo bottini e saponette; i sei miloni di morti sono ufficialmente documentati, da testimoni oculari, tra caciotte e culatelli, in libri in vendita negli autogrill”.
Gli autori sono gli esponenti del Nsab-Mlsn, Movimento nazionalsocialista dei lavoratori, un gruppo di estrema destra e negazionista finiti nel mirino della Digos per “propaganda politica a sfondo razzista”.
Pensate se i militari dei campi di sterminio non avessero filmato quell’orrore?
Alcuni non ci credono con video alla mano, figuriamoci se uno zelante militare non avesse detto di filmare tutto perché il mondo non ci avrebbe creduto…