Anis Amri, il presunto attentatore di Berlino, è stato ucciso questa notte durante un’azione di polizia a Sesto San Giovanni. Il terrorista dopo la strage compiuta in Germania aveva cercato rifugio in Italia, arrivato grazie a un treno preso in Francia.
Appena sceso però, Anis Amri è incappato in un controllo delle forze dell’ordine. La sparatoria è avvenuta nella notte in piazza I Maggio, fuori dalla stazione di Sesto, dove una volante del commissariato era arrivata in seguito a una chiamata da qualcuno che aveva sentito degli spari.
I poliziotti giunti hanno trovato un uomo, a cui sono stati chiesti i documenti che invece di mostrarli ha estratto una pistola calibro 22 dallo zaino e ha sparato. Uno degli spari colpisce un poliziotto a una spalla. L’uomo si nasconde dietro un’automobile. Gli agenti rispondono al fuoco, uccidendo il killer di Berlino.
Questa è la ricostruzione che è stata fatta nell’immediatezza dell’evento, su cui sta indagando la Digos. È stata proprio la presenza in loco della Digos a far sospettare che l’uomo ucciso non appartenesse alla delinquenza comune, ma fosse quello che i media aveva ribattezzato un ricercato “pesante”.
Nelle prossime ore e nei prossimi giorni si proverà a fare luce su quanto accaduto. Quello che si può fare ora è porsi una domanda:
Perché l’attentatore di Berlino ha provato a trovare riparo proprio a Sesto San Giovanni?