I migliori ospedali da campo al mondo sono quelli israeliani. Ad affermarlo è l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha conferito questo importante riconoscimento allo Stato ebraico, in seguito ai numerosi interventi effettuati nelle zone colpite dalle calamità naturali e dalla guerra. Dal Giappone alle Filippine, da Haiti al Nepal, Israele ha inviato i suoi medici in ogni angolo del mondo, senza dimenticare i propri vicini, con centinaia di feriti siriani curati nelle Alture del Golan.
Secondo l’organizzazione internazionale, gli ospedali da campo israeliani si sono contraddistinti non soltanto per l’avanzata strumentazione, ma soprattutto per il personale qualificato e l’alta etica dietro la quale opera il personale. “Israele è dotato di un team di professionisti – spiega il Dott. Col. Ofer Merin – a differenza di molti paesi che inviano squadre di livello medico e logistico molto basso”.
In situazioni come il disastro di Haiti, gli operatori israeliani si sono confrontati con colleghi di oltre 400 ospedali da campo allestiti sull’isola, emergendo sempre in preparazione e professionalità; in alcuni casi, afferma il Dott. Merin, il livello dei volontari è talmente basso che sono addirittura di intralcio alle operazioni di salvataggio, ed è per questo che l’OMS ha voluto seguire la formazione del personale israeliano e mandare un messaggio chiaro alle alle squadre di tutto il mondo: seguite il modello dello Stato ebraico.