Immagine e politica. Un legame indissolubile che il tempo cambia ma non affievolisce. Anzi lo rafforza, a volte persino troppo, con il risultato di rischiare di dare più importanza alla forma che al contenuto. Ma questa è storia vecchia e parlarne sarebbe anacronistico. A essere più contemporaneo che mai è l’utilizzo che la politica fa del web per migliorare la propria immagine. Come nel caso di CasaPound che secondo LaMeteora.info da almeno cinque anni ha messo in atto un’operazione “mirata e sistematica” su Wikipedia, per addolcire episodi di violenza commessi e non destare alcun sospetto.
Wikipedia che stando alle ultime stime è il settimo sito web più cliccato al mondo. Ogni giorno milioni di utenti consultano questa enciclopedia virtuale che offre più 35 milioni di voci per documentarsi e molto spesso anche per farsi un’opinione. Un vero e proprio contenitore di informazioni che apparare sempre fra i primi risultati quando si fa una ricerca su Google.
Numeri che hanno spinto il movimento di estrema destra a far scattare l’operazione che il presidente di CasaPound, Gianluca Iannone, definisce come una “task force di pronto intervento nel mondo di internet”. Il responsabile è Cristiano Coccanari, esperto di web marketing e direttore di Radio Bandiera Nera, una radio online molto vicina al movimento, che si avvale di websupporter, il cui compito è propagandare in rete i comunicati, difendere il movimento neofascista con commenti sui social network o siti web e altre operazioni specifiche. Per iscriversi basta sborsare dieci euro e si riceverà a casa una tessera, che darà il via alla militanza virtuale.
Il lavoro richiede molta abilità perché aggirare i sistemi di controllo sull’enciclopedia libera per ottenere un’informazione più favorevole non è cosa semplice. Anzi. L’occasione, però, era ed è troppo ghiotta e i neofascisti non se la sono fatta sfuggire.