Bosnia, la rinascita dell’ebraismo a Kresevo

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David Spagnoletto
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Bosnia, la rinascita dell’ebraismo a Kresevo

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Dalla Norvegia alla Bosnia, precisamente a Kresevo, paesino che si trova nella parte centrale del paese. Per molti sarà un viaggio come un altro, per la famiglia Martincevic no, è un ritorno alla città natale. Anche alla luce di questa informazione, per molti sarà un viaggio come un altro in una località in cui si è trascorsa l’adolescenza, per la famiglia Martincevic e per tutti gli altri ebrei come loro no. Non è un viaggio normale, è un tentativo di far rinascere l’ebraismo in un luogo dove vivono per lo più cattolici e musulmani.

Il capo famiglia si chiama Frano Martincevic è un organista che nella sua carriera ha suonato in Vaticano, vanta concerti internazionali e un lavoro nella cooperazione tra Norvegia e Bosnia e tre anni fa ha fatto ritorno a Kresevo con la moglie Ana e i cinque figli: Rebecca, Isaac, Joshua, David e Moshe.

Lo scorso anno Frano offrì ai suoi compaesani corsi di musica in collaborazione con l’Università di Mostar, ora ha proposto ai dirigenti della locale scuola materna di estendere lo studio della religione e della cultura ebraica a tutti gli altri piccoli allievi.
Dirigenti che hanno accolto la richiesta, come ha rivelato Frano in un’intervista alla tv N1: “Il consiglio scolastico ha risposto in maniera molto favorevole, e anche le autorità municipali hanno visto di buon occhio la nostra iniziativa.

Frano ha continuato:

L’educazione religiosa è molto importante nella vita di una famiglia ebraica. Il nostro contributo all’educazione religiosa a scuola è altrettanto importante, perché dimostra che noi ebrei in Bosnia esistiamo. Questo è solo un primo passo nel ritorno alle nostre radice e alle nostre tradizioni, che in qualche modo attualizziamo in quella che è la società di oggi, in un paese multietnico.

Anche Ana ha raccontato la grande accoglienza riservata alla sua famiglia:
“Siamo tornati a casa. Kreševo è piccola, ma ha molta anima e cuore. Siamo grati a tutti coloro che ci hanno accettati e possiamo solo ringraziare Dio per ogni nuovo giorno della nostra avventura. E vogliamo che anche i nostri figli restino qui in Bosnia ed Erzegovina”.

Il ritorno dei Martinčević a Kreševo ha ricevuto ampio sostegno della comunità ebraica di Sarajevo, che è la più numerosa nel paese. L’idea è di estendere la conoscenza della cultura ebraica e dare la possibilità ai bambini di diverse religioni di stabile rapporti basati sul rispetto reciproco.

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