La Erste Group Bank ha chiuso in Austria un conto corrente BDS, l’organizzazione internazionale, con sede a Vienna, che partecipa alla campagna internazionale Boycott, Divestment and Sanctions, che ha l’obiettivo di boicottare Israele. A renderlo noto è stato il Jerusalem Post che sta svolgendo inchieste sui finanziamenti riguardo le problematiche sul tema che da anni coinvolgono lo Stato ebraico. In Austria anche la Bawag custodisce un conto dell’associazione culturale araba-austriaca Okaz, che il mese scorso ha sponsorizzato una conferenza con Leila Khaled, membro del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina.
Il Jerusalem Post ha rivelato che aziende statunitensi con sede a New York stanno premendo proprio sulla Bawag (di cui possiedono quote azionarie) affinché chiuda i conti dell’organizzazione BDS. Queste aziende, che si stanno battendo
Quello della Erste Group Bank, una delle più grandi banche austriache, non è il primo caso in Europa in cui un conto corrente del gruppo BDS è stato chiuso. Lo scorso febbraio, infatti, anche la DAB Bank di Monaco di Baviera aveva attuato lo stesso provvedimento nei confronti di alcuni conti legati ad attivisti antisraeliani.
Ad aprire la strada era stata la Commerzbank, seconda banca più grande della Germania, che a settembre chiuse un conto corrente legato ai boicottatori e alle manifestazioni dell’al-Quds Day. Da quando Angela Merkel ha ribadito la sua netta opposizione a ogni forma di boicottaggio contro Israele, la Germania si è mossa contro le campagna BDS.