Attentato alla Tomba di Joseph nel 2011
In una operazione congiunta tra Shin Bet ed IDF, una cellula terroristica palestinese è stata smascherata mentre pianificava un attentato alla tomba di Joseph (Giuseppe), un sito nei pressi di Nablus dove i fedeli ebrei vanno spesso a pregare.
Secondo le fonti di sicurezza israeliane, la cellula terroristica stava pianificando di assaltare gli ebrei con armi ed esplosivi forniti da Muhammad Darwish, un terrorista della Jihad Islamica che opera a Gaza. Ognuno aveva un ruolo ben preciso all’interno del gruppo, secondo quanto si apprende da Ynetnews: uno si occupava dell’approvvigionamento delle armi, un altro della raccolta informazioni per la pianificazione, mentre altri due avrebbero dovuto sferrare l’attacco.
Ciò che rende interessante e preoccupante al tempo stesso questo piano è che vi sono coinvolti terroristi provenienti dalle fila di Hamas, della Jihad Islamica e anche dell’Autorità Palestinese che controlla appunto il governatorato di Nablus.
– Nassim Muhammad Ramadan Rashid Damiri, 30 anni, è un ex detenuto noto alle forze di sicurezza israeliane come membro della Milizia Tanzim legata all’Autorità Nazionale Palestinese.
– Muhammad Nufak Rafik Damiri, proveniente dal campo profughi di Tulkarem come il primo, è invece un poliziotto dell’Autorità Palestinese.
– Yasser Jaudat Abd Tsarawi è un ex detenuto nelle carceri israeliane e un membro di Hamas.
– Adwan Fadel Hassan Nazzal è invece un membro della jahad Islamica e proviene da Jenin.
Tutti gli arrestati hanno ammesso la pianificazione dell’attentato ai civili ebrei ed hanno fornito i dettagli dei ruoli.
Anche se all’interno delle varie fazioni palestinesi vi sono forti divisioni, c’è ancora qualcosa che li tiene uniti: non l’amore per il proprio popolo, ma l’odio per Israele e per gli ebrei.