Dopo mesi di speculazioni finalmente il Congresso dei Deputati della Spagna, la camera bassa dell’organo legislativo, ha approvato la nuova legge sulla cittadinanza che permetterà ai discendenti degli ebrei sefarditi cacciati dal paese nel 1492 di ricevere il passaporto spagnolo.
La nuova legge permetterà a circa due milioni di discendenti di richiedere la cittadinanza spagnola che potranno detenere come cittadinanza aggiuntiva. Fino ad oggi solamente persone provenienti dal Sud America, da Andorra, dal Portogallo e dalle colonie spagnole potevano godere di questi diritti. Una legge simile era stata approvata a Marzo in Portogallo.
Sebbene molti si aspettassero che un cognome dal “suono” spagnolo bastasse per accedere alla cittadinanza, il processo sarà invece molto più complicato. Le condizioni per presentare la richiesta infatti sono state minuziosamente dettagliate dalle autorità spagnole in un documento di dieci pagine. Fra queste l’obbligo di dimostrare in modo accurato un legame famigliare con un ebreo espulso dalla Spagna cinquecentoventitré anni fa. In questo modo le richieste si baseranno principalmente su documenti di famiglia conservati nel corso delle generazioni come i certificati di nascita, i certificati di matrimonio, le Ketuboth (i contratti di matrimonio previsti dalla religione ebraica) scritte secondo la tradizione degli ebrei castigliani e altri documenti simili. Un’altra possibilità è quella di mostrare una certa padronanza del Ladino o dell’Haketia, rispettivamente la lingua giudaico-spagnola ed ebraico-marocchina.
Nell’elenco delle condizioni, che verranno esaminate nel loro complesso, la normativa enuclea anche tutti quei documenti che potrebbero rafforzare ulteriormente la posizione del richiedente come quelli in possesso della Federazione delle Comunità Ebraiche Spagnole o un’approvazione da parte di un’autorità rabbinica certificata che dimostri che i discendenti abbiano mantenuto la tradizione ebraica spagnola. Coloro che vorranno richiedere la cittadinanza spagnola dovranno inoltre provare il loro collegamento con la Spagna attraverso documenti che attestino una certa conoscenza della storia e della cultura spagnola e passando un test di “integrazione” basato sulla lingua spagnola.
La legge entrerà in vigore ad Ottobre e la procedura, dal momento della presentazione della richiesta alla sentenza finale, dovrebbe durare circa un anno. Nel sito web della Federazione delle Comunità Ebraiche Spagnole è stata pubblicata una spiegazione dettagliata di come procedere per presentare la domanda.