Il gruppo terroristico libanese Hezbollah ha costruito un massiccio arsenale di missili e altre armi avanzate e ora lo nasconde nei villaggi sciiti del Sud del Libano, lo riferisce al Times of Israel un importante funzionario dello Shin Bet, l’agenzia di intelligence israeliana, avvertendo che nel caso in cui scoppiasse una guerra i primi a pagare le conseguenze sarebbero i civili israeliani che risiedono nelle città del Nord.
Hezbollah avrebbe a disposizione circa centomila missili a corto raggio, capaci di colpire le città israeliane al confine, diverse migliaia di missili in grado di raggiungere Tel Aviv e tutta l’area centrale di Israele e almeno un centinaio con una gittata tale da mettere in pericolo qualsiasi città israeliana. La maggior parte di queste armi è arrivata in Libano grazie al caos che regna ora nella vicina Siria e con il supporto logistico dei principali alleati di Hezbollah: il governo di Assad e l’Iran.
Hezbollah ha trasformato circa duecento villaggi libanesi in vere e proprie fortezze militari. Tra questi Muhaybib, un villaggio di circa mille persone le cui abitazioni (trenta su un totale di novanta) sono state trasformate in depositi di armi. A Shaqra invece sono quattrocento gli edifici sequestrati dai terroristi sciiti. La cosa più grave è che in caso di guerra fra Israele e Hezbollah tutti questi palazzi, abitati da civili innocenti, dovrebbero essere colpiti dall’aviazione israeliana, un segnale che la strategia adoperata da Hamas durante la guerra a Gaza ha fatto scuola. Come sempre Israele cercherà di far evacuare i civili dagli obiettivi ma in questi casi è difficile effettuare un raid senza causare uccisioni non volute.
L’ultima guerra del 2006 fra Israele e Hezbollah durò circa un mese e causò danni incalcolabili, sia in termini di vite umane che di infrastrutture distrutte. Un nuovo scontro è possibile ma molti analisti sono convinti che in questo momento il gruppo sciita non è interessato ad aprire un secondo fronte con Israele visto che sta già affrontando i ribelli siriani che vorrebbero rovesciare il governo del loro alleato Bashar al-Assad.