Da Alessandra Martines a Giulio Scarpati, passando per Beppe Fiorello e Max Giusti, sono tanti i volti dello spettacolo che hanno voluto aderire alla serata organizzata da Progetto Dreyfus e Rai presso l’Auditorium Conciliazione di Roma per dire no al fondamentalismo, all’antisemitismo e a ogni forma di discriminazione. Un evento storico che ha portato in prima serata su Rai 2 la storia di Ilan Halimi, un ragazzo francese rapito e torturato per ventiquattro lunghi giorni nella periferia di Parigi perché “colpevole” di essere nato ebreo.
Nello speciale Virus condotto da Nicola Porro e andato in onda al termine del film in prima visione “24 jours – La vérité sur l’affaire Ilan Halimi” di Alexandre Arcady, sono intervenuti per un dibattito sulla tolleranza e il dialogo l’imam Yahya Pallavicini, vice-presidente della Comunità araba italiana COREIS, Riccardo Di Segni, rabbino capo della Comunità ebraica di Roma, monsignor Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio consiglio per la famiglia, Ruth Halimi, madre di Ilan, l’Imam parigino Hassen Chalgoumi, il filosofo Bernard-Henry Levy e Gadi Gaj Taché, fratello di Stefano, vittima dell’attentato alla Sinagoga di Roma del 1982.
Invitiamo chiunque si sia sfortunatamente perso la serata a rivederla tramite Rai Replay.
“Ci limitiamo a fare il nostro mestiere, anzi: la nostra missione, il servizio pubblico. La paura del diverso e l’odio nascono dall’ignoranza e il ruolo della Rai deve anche essere quello di diffondere la cultura dell’inclusività per stimolare ragioni che non partoriscano più mostri” è stato il commento del Direttore Generale della Rai Luigi Gubitosi.