Il COGAT, l’ente che coordina le politiche israeliane nei confronti dei Territori palestinesi, ha fatto sapere che in questi giorni il governo di Gerusalemme ha aperto il valico di Kerem Shalom, al confine tra Israele e la Striscia di Gaza, per far entrare 354 camion contenenti materiale edile. Con un totale di 14.000 tonnellate di prodotti da costruzione, questo è il più grosso carico che Israele abbia lasciato passare dalla guerra contro Hamas dell’estate scorsa. Materiali come cemento e ferro negli ultimi anni sono stati quasi del tutto banditi a Gaza dagli israeliani per paura che possano servire nella costruzione di armi o tunnel per gli attacchi terroristici.
La decisione è stata presa in seguito agli avvertimenti della comunità internazionale secondo cui senza un’adeguata ricostruzione delle oltre 100,000 case distrutte durante la guerra di questa estate, i palestinesi potrebbero essere spinti ad intraprendere un nuovo conflitto. Secondo le Nazioni Unite sono circa 100,000 i residenti di Gaza senza una tetto da Agosto. Hamas, il gruppo islamico militare che governa Gaza, non ha fatto nulla in questi mesi per migliorare le loro condizioni di vita e ha preferito spendere i propri fondi per il riarmo in vista di nuovi scontri con gli israeliani.
Ora sta alle ONG e agli organi internazionali assicurarsi che i materiali siano utilizzati davvero nella ricostruzione delle abitazioni e che non finiscano invece nella mani dei terroristi per la costruzione di bombe, razzi e ordigni, come è accaduto ripetutamente in passato.