Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon ha accusato i miliziani palestinesi di aver nascosto alcune armi in tre strutture dell’organizzazione internazionale durante l’ultima guerra di Gaza e ha definito tali azioni inaccettabili. “Sono costernato dal fatto che i gruppi armati palestinesi abbiano messo a rischio la sicurezza delle scuole delle Nazioni Unite utilizzandole per nascondere le loro armi” sono state le parole del Segretario rilasciate lunedì a margine di una commissione d’inchiesta che indaga appunto sugli eventi che si sono verificati negli edifici ONU tra Luglio e Agosto.
“Le tre scuole in cui sono state rinvenute le armi erano vuote e non vennero utilizzate come rifugio. Tuttavia il fatto che siano state sfruttate da individui coinvolti nei combattimenti per proteggere le loro armi e, in almeno due casi, per colpire gli israeliani è inaccettabile” ha aggiunto Ban Ki Moon. Il Segretario ONU ha voluto anche condannare Israele per aver bombardato alcune strutture che dovevano rimanere neutrali uccidendo e ferendo i palestinesi che lì avevano trovato rifugio dai raid dell’Operazione Protective Edge: “Per quanto riguarda i sette episodi in cui ci sono stati morti, feriti o danni alle strutture ONU, deploro il fatto che almeno quarantaquattro palestinesi siano rimasti uccisi a seguito delle azioni israeliane e che in duecentoventisette abbiano riportato ferite presso una sede delle Nazioni Unite che doveva servire come rifugio d’emergenza.”
Le dichiarazioni di Ban Ki Moon si basano sulle conclusioni della commissione d’inchiesta che ha istituito lui stesso a Novembre e che ha presentato lunedì al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite un rapporto completo. Questo documento di circa duecento pagine non è stato reso ancora pubblico ma è stato in parte anticipato da una lettera spedita al Consiglio di Sicurezza in cui si condannano le azioni di Hamas e di Israele nei confronti delle strutture delle Nazioni Unite.
Il Ministro degli Esteri israeliano ha voluto precisare che “Israele compie sempre ogni sforzo possibile per evitare danni a siti sensibili ma siamo di fronte a gruppi terroristici che sono impegnati non solo a colpire i civili israeliani ma anche quelli palestinesi nelle strutture delle Nazioni Unite costringendoli a fare da scudo alle loro attività criminali.”
Nei prossimi giorni il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite pubblicherà un rapporto sull’Operazione Protective Edge che secondo alcuni esperti sarà colmo di accuse di crimini di guerra per Israele. Dal canto suo Israele si è rifiutata di collaborare alla stesura di questo rapporto ma ha scelto di contribuire a quello realizzato da Ban Ki Moon. “Quando ci è stato chiesto di collaborare in un’inchiesta imparziale e professionale abbiamo risposto in maniera costruttiva e aperta. Lo abbiamo fatto nonostante le preoccupazioni per alcuni passi inseriti nel rapporto” ha aggiunto il Ministro degli Esteri israeliano.