Come testimoniato dalla stessa moglie di Arafat, non fu la passeggiata di Ariel Sharon alla Spianata delle Moschee a scatenare la seconda intifada perché era già stata programmata dal leader dell’OLP ma è giusto fare un paragone con quel che è avvenuto oggi.
Alla luce del duplice omicidio di mercoledì scorso eseguito da Hamas dove persero la vita una neonata e una giovane donna perché ebree e i continui disordini di Gerusalemme commessi dai lanciatori di pietre palestinesi, il Premier palestinese di unità nazionale con poco Fatah e tanto Hamas, Rami Hamdallah, oggi ha colto la palla al balzo andando alla Spianata delle Moschee per far visita alla moschea di Al Aqsa dove ha rilasciato questa rasserenante e distensiva dichiarazione:
“Noi siamo qui per dire che Gerusalemme è la capitale dello Stato di Palestina e una parte importante del programma nazionale. L’occupazione è illegale e illegittima. Tutti i provvedimenti israeliani e gli insediamenti sono illegali”.
Hamdallah ha anche promesso che il suo governo – che non riesce nemmeno a pagare le bollette della luce a Israele – aiuterà economicamente i residenti arabi di Gerusalemme.
Bravo Hamdallah, se nei prossimi giorni in Israele ci saranno altri disordini o atti terroristici, sapremo bene a chi darne il merito.