La Repubblica Popolare di Cina e il World Jewish Congress organizzeranno per la prima volta un evento per commemorare il settantesimo anniversario della liberazione del ghetto di Shanghai alla fine della Seconda Guerra Mondiale. L’evento è stato annunciato a margine di un incontro a Londra tra Presidente del World Jewish Congress Robert Singer e il Ministro degli Affari Esteri cinese Qiu Yuanpin. Per Singer è fondamentale che uno Stato così importante come la Cina abbia dei buoni rapporti con l’ebraismo mondiale.
Il ghetto di Shanghai, formalmente conosciuto come Settore Ristretto per i Rifugiati Apolidi, ospitava circa ventitremila ebrei, scappati dalle persecuzioni naziste in Europa, durante l’occupazione della città da parte delle armate giapponesi ed è stato liberato il 3 Settembre 1945 dalle forze militari cinesi. Il miglioramento dei rapporti tra Cina e Israele è stato perseguito con costanza dal World Jewish Congress che già nei primi anni ’90 si era reso protagonista dell’avvio di normali relazioni diplomatiche fra i due paesi.
“Commemoreremo per la prima volta una parte della Shoah a cui spesso non viene data la giusta attenzione. Questo storico evento segna un ulteriore passo verso il rafforzamento del legame fra il popolo cinese e quello ebraico”, è stato il commento di Ronald Lauder, importante esponente del World Jewish Congress che condurrà la manifestazione prevista per Settembre 2015. Oltre ad altri cento esponenti del WJC provenienti dalle comunità ebraiche di tutto il mondo, presenzieranno dei rappresentanti del governo cinese e alcuni sopravvissuti del ghetto di Shanghai.
“E’ nostro dovere promuovere la conoscenza reciproca, l’amicizia, lo scambio e la cooperazione tra cinesi ed ebrei; entrambi abbiamo sofferto per mano delle forze fasciste ma alla fine abbiamo vinto grazie alla nostra inflessibile resistenza. Speriamo di poter commemorare per molto questo importante momento storico” queste le parole del Ministro cinese Qiu Yuanpin.