Ieri a Washington ha avuto inizio la conferenza annuale dell’AIPAC che durerà fino a domani. The American Israel Public Affairs Committee raduna tutti gli attivisti e sostenitori di Israele per rafforzare il suo legame con gli Stati Uniti assicurando che lo Stato ebraico continui ad essere forte, vibrante e soprattutto libero dal terrore.
Partecipare alla Conferenza dell’AIPAC conferisce enorme prestigio soprattutto ai politici che vogliono manifestare il loro aperto supporto ad Israele. È un appuntamento importante a cui anche il Presidente degli Stati Uniti non vuole mancare perché conferisce prestigio e popolarità.
Tra i primi ospiti di ieri, Mosab Hassan Yousef, figlio dello sceicco Hassan Yousef, uno dei fondatori di Hamas. Sono diversi anni che Mosab ha abbandonato la sua famiglia perché rifiuta la sua ideologia permeata dall’ossessione di distruggere Israele.
Mosab compare sul palco e viene accolto da Avi Issacharof, giornalista di Times of Israel.
“Ho iniziato a capire che stavamo vivendo in una bugia, il popolo stava morendo per colpa di una bugia” spiega Mosab che dopo aver abbandonato l’ideologia di Hamas si è convertito al Cristianesimo ed ha cominciato a prestare servizio per lo Shin Bet, i servizi segreti israeliani che sventano gli attentati: “La mente può essere ingannata, ma io ho seguito il mio cuore ed è per questo che ho cominciato a lavorare per Israele(…)Israele è la luce, è moralità ed etica”.
Questa l’intervista di Mosab Hassan Yousef all’AIPAC