Una visione straziante che ha rimandato a immagini che pensavamo fossero storia. E invece, la crudeltà di Hamas si è manifestata ancora una volta sabato al rilascio di altri tre ostaggi: Or Levy, Ohad Ben Ami ed Eli Sharabi.
Le loro condizioni fisiche sono apparse subito precarie dopo 491 giorni di prigionia in mano a barbari terroristi arabo-palestinesi, che in molti vogliono rappresentare come patrioti palestinesi.
Le immagini di tre hanno rimandato al triste passato dei sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti. Visibilmente dimagriti, con lo sguardo perso e in una condizione mentale di cui si fa fatica a parlare, nonché senza sapere quale sia la sorte dei propri cari.
Levy e Sharabi sono in cura presso lo Sheba Medical Center, mentre Ben Ami si trova presso il Tel Aviv Sourasky Medical Center. Levy si è riunito al figlio di 3 anni, Almog, ma è anche stato informato della morte di sua moglie Einav, che non è sopravvissuta al massacro al festival Nova; ha anche appreso che i suoi compagni di prigionia Hersh e Almog sono stati uccisi da Hamas nella Striscia.
In questi maledetti 16 mesi di prigionia è stato sempre senza scarpe e ha perso circa 20 chili, anche se negli ultimi giorni, come gli altri ostaggi, hanno ricevuto più cibo nel tentativo di farli apparire in migliori condizioni e ingannare di nuovo gran parte del mondo.
Sharabi era convinto di tornare dalla sua famiglia. E, infatti, nel corso della lugubre “intervista” che i terroristi palestinesi hanno imposto a lui e agli altri due liberati, si sentono queste parole di Sharabi:
“Mi sento molto, molto felice oggi di tornare dalla mia famiglia e dai miei amici, da mia moglie e dalle mie figlie”.
In quel momento non era a conoscenza che sua moglie Lianne e le sue figlie, Noiya di 16 anni e Yahel di 13, sono state uccise nella loro abitazione il 7 ottobre 2023.
Le autorità sanitarie hanno reso noti che Or Levy, Ohad Ben Ami ed Eli Sharabi soffrono di gravi problemi fisici e mentali, tra cui malnutrizione, riduzione della massa muscolare, disturbi cardiaci e infezioni prolungate, sottolineando che ci vorrà del tempo per verificare tutte le ripercussioni fisiche e mentali causate da una prolungata esposizione a condizioni estremamente difficili.
In questa triste vicenda, non è solo la visione che corpi straziati dei Or Levy, Ohad Ben Ami ed Eli Sharabi a rimandare ai lager nazisti e alla Shoah, ma anche la Croce Rossa che ieri scrisse in documento che campi di sterminio non ci fosse nulla di straordinario da denunciare e oggi stringe la mano ai terroristi di Hamas incappucciati