Scandalo Wikipedia, un gruppo editor propal riscrive le voci contro Israele

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Scandalo Wikipedia, un gruppo editor propal riscrive le voci contro Israele

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Un gruppo di editor propalestinese sta riscrivendo le voci contro Israele su Wikipedia, facendola diventare un megafono della propaganda propal. Uno scandalo che ha colpito l’enciclopedia digitale e che ha visto il cospicuo appoggio da parte del gruppo filopalestinese Tech for Palestine.

Già nel marzo scorso, una ricerca condotta dall’accademica israeliana Shlomit Aharoni Lir e pubblicata dal World Jewish Congress, dal titolo The Bias Against Israel on Wikipedia, aveva rivelato il netto sbilanciamento contro Gerusalemme presente tra le voci della piattaforma nata anche grazie a Larry Sanger, che nel 2021 etichettò come non più affidabile la sua creazione.

Oggi una conferma è arrivata da una recente inchiesta del giornalista investigativo americano Ashley Rindsberg, il quale ha smascherato l’operazione propal per rimodellare la percezione del conflitto israelo-palestinese, cambiando:

“Quello che sembra essere il volto non solo del conflitto israelo-palestinese, ma dell’intera giustificazione e legittimità del diritto di Israele a esistere, che è il loro vero obiettivo”.

 Non solo, perché le modifiche che hanno visto il lavoro incrociato di più editor propalestinesi hanno avuto anche lo scopo, fra gli altri, di rimuovere i legami tra la storia ebraica e la terra di Israele, omettere le atrocità del 7 ottobre 2023 e ripulire articoli sui personaggi legati alla Germania nazista, come il Gran Mufti di Gerusalemme Haj Amin al-Husseini, alleato con Hitler.

Nell’inchiesta si può leggere:

Questi sforzi hanno un successo notevole. Digita “Sionismo” nella casella di ricerca di Wikipedia e, a parte l’articolo principale sul sionismo (e una pagina di disambiguazione), il riempimento automatico restituisce: “Sionismo come colonialismo dei coloni”, “Sionismo nell’era dei dittatori” (in titolo del libro di un trotskista filo-palestinese), “Sionismo dal punto di vista delle sue vittime” e “Razzismo in Israele”.

Le ripercussioni di questa operazione stanno destando estrema preoccupazione. Wikipedia è tra le prime se non la prima voce che appare dopo aver fatto una ricerca su Google ed è la maggior fonte di informazione per diversi giovani.

Facciamo un esempio.

La pagina sulla guerra tra Israele e Hamas descrive il conflitto nella Striscia di Gaza con due schieramenti, il gruppo terrorista da una pare e dall’altra lo Stato ebraico e gli Usa.

Gli Usa, però, non stanno combattendo la guerra voluta da Hamas con la carneficina del 7 ottobre. L’esercito americano non ha sparato alcun colpo a Gaza. È vero sì, sta rifornendo di armi Israele, come ha fatto e fa in diverse guerre, ma questo non implica una sua partecipazione diretta.

Chi fermerà lo scandalo Wikipedia?

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