Hamas ha gonfiato il numero delle persone morte dopo la risposta di Israele in seguito alla mattanza del terrorismo arabo-palestinese il 7 ottobre 2023.
A confermarlo è stato uno studio della britannica Henry Jackson Society, riportato ieri dal The Telegraph, che sottotitola:
“La ricerca afferma che le cifre sono manipolate da Hamas mentre gli organi d’informazione sono ben felici di ripeterle acriticamente”.
La parola chiave è “acriticamente”. Quasi nessuno, infatti, si è posto il problema che a fornire il bilancio delle vittime è il cosiddetto “ministero della salute” di Gaza controllato da Hamas, che ha tutto l’interesse a fare propaganda contro lo Stato ebraico.
Secondo i ricercatori del Regno Unito, il gruppo terroristico arabo-palestinese che guida la Striscia ha incluso almeno 5.000 persone morte per altre cause: naturali, (come i pazienti oncologici), non collegate alle operazioni di Gerusalemme (razzi palestinesi fuori bersaglio o per mano dei terroristi durante saccheggi di aiuti umanitari) e perfino soggetti deceduti prima del 7 ottobre 2023.
Ricercatori che hanno sottolineato la non distinzione di Hamas fra terroristi e civili, ponendo particolare attenzione al fatto che il gruppo terroristico ha addirittura abbassato l’età dei morti per annoverarli fra i minorenni.
Minorenni che ben presto diventano “bambini” che, a causa dell’assenza dell’acriticità sopra menzionata degli organi d’informazione, diventano un’ulteriore arma per demonizzare Israele.
I ricercatori hanno puntato il dito con l’Onu e i grandi media globali come CNN, BBC e The New York Times che hanno preso per buone le cifre senza verificarle. Cifre che come detto arrivano direttamente dai terroristi.
Anche questo contribuisce ad alimentare l’odio contro Israele e il popolo ebraico in tutto il mondo.
NB: clicca qui per leggere la ricerca della Henry Jackson Society