Atto di antisemitismo in Australia, dove la sinagoga a sud-est di Melbourne è stata incendiata nella notte da alcuni piromani. Danni ingenti e alcuni feriti non gravi in un episodio che il primo ministro australiano Anthony Albanese non ha esitato a condannare come “atto antisemita”:
“Questo è uno scandalo. La violenza, l’intimidazione e la distruzione in un luogo di culto sono cose che non dovremmo mai vedere in Australia. Tolleranza zero per l’antisemitismo, che non ha assolutamente posto in Australia. Questo attacco ha messo a rischio delle vite ed è chiaramente mirato a creare paura nella comunità. Le persone coinvolte devono essere catturate e affrontare tutta la forza della legge”.
Gli inquirenti, però, non si sono sbilanciati sul movente, come se l’incendio di una sinagoga possa essere definito in maniera diversa rispetto a un atto di antisemitismo:
“Crediamo che sia stata presa di mira intenzionalmente la sinagoga, quello che non sappiamo è il perché”.
Incendio che stato domato dall’alacre lavoro dei vigili del fuoco che con diversi camion hanno evitato guai peggiori alla sinagoga che “era avvolta dalle fiamme”, come sottolineato dall’ispettore investigativo della polizia di Victoria, Chris Murray:
La polizia ha spiegato di essere sulle tracce di due soggetti che, a detta di un testimone, hanno agito “mascherati”
Un membro del consiglio della sinagoga colpita, Benjamin Klein, ha rivelato che alcuni fedeli stavano pregando quando l’edificio è stato incendiato: “hanno sentito dei forti colpi”.
“Se ciò fosse accaduto un’ora dopo, ci sarebbero state centinaia di persone all’interno […] i fedeli sono corsi fuori dal retro della sinagoga. Un uomo che è corso fuori, si è ustionato la mano”.
Klein ha aggiunto che l’incendio era “esteso” e che l’interno della sinagoga “è completamente sventrato”.
I libri sacri e l’arredamento sono stati distrutti, ma la comunità ebraica locale si è già detta pronta a ricostruire.
Gli episodi di antisemitismo continuano a dilagare in tutto il mondo, complice anche una campagna antiebraica aumentata dopo il brutale attacco del terrorismo arabo-palestinese contro i civili del sud d’Israele il 7 ottobre 2023.