Rabbino Zvi Kogan rapito e ucciso negli Emirati Arabi Uniti

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Rabbino Zvi Kogan rapito e ucciso negli Emirati Arabi Uniti

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Il rabbino Zvi Kogan, 28 anni, è stato rapito e assassinato negli Emirati Arabi Uniti. Apparteneva al gruppo ortodosso Chabad Lubavitch e aveva doppia nazionalità israeliana e moldava.

Un grave episodio che sta facendo molto discutere sia in Medio Oriente sia in Occidente.

Kogan è stato visto l’ultima volta giovedì 21 novembre mentre usciva dal suo supermercato, il Rimon Market. È stato ritrovato cadavere all’alba di domenica ad Al Ain, città degli Emirati a un’ora e mezza di automobile da Dubai, vicino confine con l’Oman. Nella stessa zona è stata rinvenuta anche la sua auto, ma al momento non si è a conoscenza se il corpo senza vita fosse all’interno. Sul veicolo sono stati riscontrati segni di colluttazione.

Gli Emirati Arabi Uniti hanno fatto sapere di aver arrestato tre persone, ritenute responsabili dell’omicidio. Il Ministero degli Interni ha posto l’accento sulla rapidità dell’operazione:

“Gli Emirati Arabi Uniti, con tutte le sue istituzioni, non risparmieranno alcuno sforzo per prevenire qualsiasi attacco ai suoi cittadini, residenti e visitatori… tutte le agenzie di sicurezza lavorano 24 ore su 24 per proteggere la stabilità della società e garantire la sostenibilità dei più alti livelli di sicurezza e protezione che sono stati stabiliti sin dalla fondazione dello Stato”.

Prendendo la parola nel corso di una riunione del governo, Benjamin Netanyahu ha espresso “profondo choc” da parte sua, di tutto l’esecutivo di Gerusalemme e “dei cittadini di Israele”.

Il primo ministro israeliano ha definito l’assassinio del rabbino Zvi Kogan “un atto abominevole di terrorismo antisemita”, assicurando che lo Stato ebraico agirà con ogni mezzo per consegnare “alla giustizia gli assassini e i loro mandanti”.  

Netanyahu ha affermato di aver “molto” apprezzato la cooperazione degli Emirati Arabi Uniti nelle indagini:

“Rafforzeremo i legami tra noi proprio di fronte ai tentativi dell’asse del male di danneggiare le nostre relazioni pacifiche… lavoreremo anche per espandere la stabilità nella regione”.

C’è, però, un piccolo neo che va sottolineato. Nella dichiarazione degli Emirati Arabi Uniti Zvi Kogan non è stato definito israeliano ma solo “cittadino moldavo”.

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