Come numerosi altri siriani, Mohammed era stato trasferito in Israele per essere curato a seguito del conflitto in Siria che dura ormai da tre anni e che ha ucciso centinaia di migliaia di persone. Il suo caso però era senz’altro più complesso degli altri: contadino della cittadina di Deraa (sud-ovest della Siria), Mohammed era arrivato al Rambam Medical Centre di Haifa privo di sensi e con la faccia sfigurata dopo che un proiettile lo aveva colpito nella zona inferiore del volto.
Il primo trapianto facciale è stato effettuato nei Pesi Bassi nel 2011, ma mai nessuna equipe medica lo aveva mai fatto in Israele.A prenderlo in cura, il chirurgo maxillo facciale Yoav Leiser, rientrato recentemente da un corso in Germania, ottenuto con una borsa di studio, sull’approfondimento degli impianti specifici per i pazienti (Patient Specific Implants). Utilizzando le misurazioni craniche, il team del Rambam sono riusciti a risalire alla dimensione delle ossa da ricostruire; la mandibola è stata ricostruita in titanio attraverso una stampante laser 3D, che scioglie il materiale e lo stratifica fino ad ottenere forme e grandezze programmate.
A distanza di tre mesi, ora Mohammed è in grado di parlare ed è pronto a tornare in Siria; intervistato dalla BBC, ha elogiato i medici che lo hann0 curato e lo Stato di Israele che in totale ha curato circa 1500 civili siriani feriti dalla guerra. Nei prossimi mesi, vorrebbe però usufruire di nuovo delle strutture mediche israeliane per l’impianto dentale che gli permetterà di tornare a mangiare anche cibi solidi.
