Il capo di Hamas in Libano, Fateh Sherif Abu el-Amin, ucciso da Israele era impiegato come preside della scuola secondaria “Deir Yassin” gestita dall’UNRWA nella città di Tiro, sud del paese.
La stessa agenzia Onu per i profughi palestinesi ha confermato che Sherif era un proprio impiegato. Per chi vedesse un’ammissione di responsabilità, dovrà ricredersi perché l’UNRWA ha tenuto a precisare che il capo del gruppo terroristico arabo-palestinese in Libano era sotto inchiesta per motivi esplicitati in una nota:
“Fateh Al Sharif era un dipendente dell’UNRWA che è stato messo in congedo amministrativo senza stipendio a marzo, ed era sottoposto a un’indagine in seguito alle accuse che l’UNRWA ha ricevuto sulle sue attività politiche”.
Ammettiamo che sia vero, che lo scorso marzo l’agenzia delle Nazioni Unite abbia avuto sospetti su Fateh Sherif Abu el-Amin, rimane la domanda: come viene scelto il personale?
Se fosse sfuggito, lo ribadiamo il capo di Hamas in Libano faceva parte dell’UNRWA in un ruolo estremamente delicato: il preside di una scuola.
Più volte negli anni, vi abbiamo raccontato della gestione diciamo particolare delle scuole sotto il controllo dell’Onu.
Più volte, vi abbiamo raccontato che all’interno di queste, i libri sui cui studiano i ragazzi erano intrisi di odio contro il popolo ebraico e Israele, additato come il male assoluto per gli arabo-palestinesi.
Per non parlare di altri membri dell’UNRWA finiti sotto inchiesta e alcuni licenziati per correità nei massacri del 7 ottobre capeggiati da Hamas.
Fateh Sherif Abu el-Amin era preside di una scuola gestita dalle Nazioni Unite, ma era anche il responsabile del coordinamento delle attività di Hamas con Hezbollah in Libano e del:
“Rafforzamento delle forze di Hamas in Libano nel campo del reclutamento di agenti e dell’approvvigionamento di armi. Operava per promuovere gli interessi di Hamas in Libano sia sul piano politico che militare”.
Con Fateh Sherif Abu el-Amin se ne va un altro nemico di Israele e dell’Occidente, perché se ancora non fosse chiaro, le guerre che sta combattendo lo Stato ebraico sono fatte anche per difendere tutti coloro che scendono in piazza per imputargli chissà quale nefandezza.