Tre attentati sono stati sventati a Parigi durante le Olimpiadi e Paralimpiadi che si sono appena concluse.
A rivelarlo è il procuratore nazionale antiterrorismo, Olivier Christen, che a Franceinfo ha detto che i tentativi di attacco avevano come obiettivi:
“Locali tipo bar intorno allo stadio Geoffroy-Guichard di Saint-Etienne e istituzioni e rappresentanti di Israele a Parigi… due persone della Gironda (…) avevano pianificato un attacco durante i Giochi Olimpici”.
Geoffroy-Guichard ha aggiunto che la “minaccia jihadista rappresenta l’80% dei procedimenti” avviati dalla Procura nazionale antiterrorismo (PNAT), ponendo l’attenzione sul fatto che nei primi mesi del 2024 ci siano stati “il triplo dei procedimenti”.
Secondo il procuratore nazionale antiterrorismo francese l’aumento è figlio del “contesto geopolitico” della “riconfigurazione, soprattutto in Afghanistan” dello Stato Islamico.
In occasione dei Giochi, il governo francese aveva aumentato le misure di sicurezza, con un focus particolare per la delegazione israeliana, obiettivo di diverse mail in cui era stata fatta oggetto di minacce, ricordando quanto accaduto alle Olimpiadi di Monaco 1972, quando il terrorismo arabo-palestinese di Settembre Nero aveva torturato e ucciso 11 atleti israeliani.
La minaccia jihadista continua a incombere sull’Europa. Che siano lupi solitari oppure gruppi più organizzati cambia poco, il terrorismo islamico prosegue nella sua lotta all’Occidente.
Quell’Occidente, che per diversi motivi, sembra non capire quello che diceva Ugo La Malfa alcuni anni fa: “La libertà dell’Occidente si difende sotto le mura di Gerusalemme”.
Nel Vecchio Continente, però, sono ancora tante le istituzioni e i governi che attaccano Israele senza rendersi conto (?) che la difesa dello Stato ebraico è la difesa di sé stessi.