Sei ostaggi rapiti il 7 ottobre sono stati uccisi da Hamas poco prima dell’arrivo dell’IDF in una zona specifica di Rafah.
A Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lubnov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni e Almog Sarusi, 25 anni, è stata strappata la vita con crudeltà dai terroristi arabo-palestinesi, impauriti della possibilità che Israele potesse liberarli.
Ecco le parole del portavoce militare di Gerusalemme Daniel Hagari, che ha ricostruito questa tristissima vicenda:
“Secondo una prima valutazione, sono stati brutalmente assassinati dai terroristi di Hamas poco prima che li raggiungessimo. Sono stati rapiti vivi la mattina del 7 ottobre dal gruppo terroristico Hamas. I loro corpi sono stati trovati durante i combattimenti a Rafah, in un tunnel a 20 m di profondità, a circa un km di distanza da quello da cui abbiamo salvato Farhan al-Qadi qualche giorno fa”.
Il sito israeliano Ynet ha sottolineato che Ori Danino, Alex Lubnov, l’israelo-americano Hersh Goldberg-Polin, Almog Sarusi, Eden Yerushalmi e Carmel Gat sono morti nelle 48 ore precedenti il ritrovamento. Su di loro sono stati ritrovati colpi alla testa e in altre parti del corpo. Uno degli ostaggi mostrava segni di legature, tutti riportavano ferite del rapimento del 7 ottobre.
L’esercito israeliano non era a conoscenza dell’esatta posizione di questi sei ostaggi. Aveva indicazioni di massima che non sono bastate a salvare loro la vita, causa brutalità dei terroristi di Hamas.
I militari si sono mossi con cautela all’interno di un complesso di tunnel, fin quando non si sono trovati davanti i sei corpi, che sono stati riportati in Israele per l’identificazione.
Secondo fonti della sicurezza citate da radio Galei Tzahal, tre di loro avrebbero fatto parte di un possibile accordo nella prima fase della proposta di accordo per la tregua (donne, uomini sopra i 50 anni e ostaggi con gravi condizioni mediche).
Hersh Goldberg-Polin, Eden Yerushalmi, Ori Danino, Alex Lubnov, Carmel Gat e Almog Sarusi, che la terra via lieve.
