Irlanda, Norvegia e Spagna hanno annunciato di voler riconoscere lo stato di Palestina, senza però specificare con quale governo, confini e tutto ciò che concernerebbe a un paese normale.
Ad annunciarlo sono stati gli stessi capi di governo, le cui parole hanno innescato diverse polemiche, anche in considerazione della loro appartenenza all’Ue.
L’Irlanda ufficialmente da oggi riconosce lo Stato palestinese, in quello che è “un giorno storico e importante per l’Irlanda e la Palestina”, secondo Simon Harris. Una storicità rimbalzata fino a Madrid e nelle parole del premier Pedro Sanchez, convinto che il riconoscimento sia:
“Per la pace, per la giustizia e per la coerenza. È giunto il momento di passare dalle parole ai fatti. L’Autorità nazionale palestinese è il nostro partner per la pace e avrà bisogno di tutto il nostro sostegno per ristabilire i servizi di base e la sicurezza. La Spagna sarà pienamente impegnata in questi obiettivi”.
Sanchez, poi, ha sfoggiato una retorica senza precedenti, anche se in un passaggio ha mostrato la sua vera idea sul conflitto, sostenendo come imprecisate ong abbiano da tempo denunciato “gli abusi nei territori occupati, questa passività deve finire”:
“Confidiamo che il riconoscimento serva a dire loro che siamo con voi e che c’è luce alla fine del tunnel. Speriamo di non essere gli ultimi, che il nostro riconoscimento e le nostre ragioni aiutino altri Paesi a seguire questa strada. Voglio chiarire una cosa, questo riconoscimento non è contro nessuno, non è contro il popolo di Israele, un popolo che apprezziamo. E tanto meno contro gli ebrei, la cui storia è legata alla Spagna e non è nemmeno a favore di Hamas”.
E allora Sanchez come spiega che questo riconoscimento arrivi sette mesi dopo la mattanza di Hamas?
Il messaggio è chiaro e semplice: potete uccidere gli israeliani, stuprarli, rapirli e i loro animali domestici e sarete ripagati.
A essere meno chiaro è quale stato palestinese sia riconosciuto da Irlanda, Norvegia e Spagna?
Qual è il territorio di riferimento e i suoi confini? In quale città e da chi sarà accolto un politico di Dublino, Oslo e Madrid in un viaggio ufficiale nello stato di Palestina?
Le alternative sono due.
La prima, lo stato è la Striscia di Gaza con Hamas al governo. La seconda, lo stato è la West Bank con l’Autorità Palestinese al governo.
Il primo caso è inquietante. Il secondo poco meno e porterebbe a una domanda: se nel 2007 Hamas vinse contro Fatah la guerra civile palestinese a suon di morti e terrore, cosa lo ostacolerebbe a farlo di nuovo nei territori contesi?