Quando si tratta di discutere sulle azioni di Israele, si fa spesso ricorso a una retorica che fa capo alla moralità.
Nel vocabolario della retorica c’è un termine che ricorre e mai come in questi giorni se ne sta facendo uso, anzi abuso: proporzionalità.
Israele ha abituato il mondo a grandi salvataggi dei suoi cittadini, a imprese di intelligence che neanche il miglior sceneggiatore di film avrebbe potuto scrivere.
Israele ha abituato il mondo a non reagire quando attaccato dai missili, come in occasione della prima guerra del Golfo, quando l’allora primo ministro israeliano Shamir non rispose agli Scud sparati dall’Iraq di Saddam Hussein.
Una cosa rara, ai limiti dell’assurdo. Uno stato sovrano attaccato da un paese guidato da un dittatore che decide di non reagire.
Perché è questo che vorrebbero gli antisemiti. Vorrebbero che Israele non si difendesse dai quei barbari assassini e assetati di sangue dei terroristi di Hamas. Perché ciò che fa Hamas è la risposta a ciò che fa Israele.
Ecco allora che i finti benpensanti e veri antisemiti sono costretti ad attingere a quel vocabolario retorico, di cui la proporzionalità ne è un lemma assai importante.
Nelle loro menti l’utilizzo del termine proporzionalità dovrebbe limitare le reazioni di Israele al terrorismo palestinese.
Mettiamo che abbiano ragione. Mettiamo anche Israele dovrebbe restituire al nemico il terrore proporzionale rispetto a quanto ricevuto.
Israele, quindi, dovrebbe entrare a Gaza e deportare civili in pigiama. Dovrebbe esibire al mondo anziani, bambini, donne, uomini, come trofeo della propaganda. Come fatto da Hamas lo scorso 7 ottobre.
Israele, quindi, dovrebbe entrare a Gaza e uccidere più civili possibile. Dovrebbe entrare nelle case, sterminare intere famiglie, sgozzare i bambini e togliere la vita anche ai cani. Come fatto da Hamas lo scorso 7 ottobre.
Israele, quindi, dovrebbe entrare a Gaza e stuprare le donne del posto. Come fatto da Hamas lo scorso 7 ottobre.
Israele, quindi, dovrebbe entrare a Gaza e uccidere 250 ragazzi che stavano partecipando a un rave. Come fatto da Hamas lo scorso 7 ottobre.
Ai finti benpensanti e veri antisemiti di cui sopra: siete sicuri di volere una reazione proporzionale di Israele?