Il servizio di sicurezza dello Stato dell’Azerbaijan ha arrestato un afghano di 23 anni con l’accusa di aver pianificato un attentato contro un’ambasciata straniera, che secondo diverse fonti del paese sarebbe quella israeliana.
Il servizio di sicurezza ha fatto sapere in una nota:
“Fawzan Mosa Khan, cittadino della Repubblica islamica dell’Afghanistan, nato nel 1990, in cospirazione con altri individui ha pianificato di commettere atti terroristici accompagnati da esplosioni, incendi o altri eventi simili che hanno provocato la morte di persone, lesioni alla salute, proprietà danni e altri incidenti socialmente pericolosi al fine di creare panico tra la popolazione, influenzare il processo decisionale delle autorità statali e delle organizzazioni internazionali”.
L’Azerbaijan ha reso noto che Khan proveniva da “un paese straniero” per sorvegliare “un’ambasciata di un paese terzo”, reclutare una cellula e ottenere armi e finanziamenti.
Il rapporto degli 007 azeri, infatti, non parla apertamente di Israele, ma le fotografie diffuse hanno portato alla probabile individuazione dell’obiettivo perché Musa Khan è stato visto sorvegliare il complesso alberghiero Hyatt Regency di Baku, dove si trova per l’appunto la sede diplomatica dello Stato ebraico.
Dopo l’arresto di Fawzan Mosa Khan, le indagini si stanno concentrando sui possibili complici o sulle persone contattate, che avrebbero dovuto procurargli armi ed esplosivo.
Negli ultimi mesi, prima di questo episodio in Azerbaijan, già in Grecia e a Cipro erano stati arrestati presunti terroristi accusati di voler compere attentati contro Israele in quella che pare essere una vera e propria guerra contro lo Stato ebraico fuori dal Medioriente.
Una guerra che per gli episodi greco e cipriota portava all’Iran, nel caso dell’Azerbaijan chi sarà stato a muovere i fili?