È stato un post derby capitolino molto caldo quello andato in scena dopo il fischio finale dell’arbitro Massa.
E non per i commenti calcistici sulla partita tra Lazio e Roma, ma per i cori antisemiti di cui ancora una volta si è macchiata parte della tifoseria biancoceleste e altri episodi su cui si è accesso il tam tam mediatico.
La Presidente della Comunità Ebraica di Roma, Ruth Dureghello, su Twitter ha ripercorso quanto accaduto domenica sugli spalti dell’Olimpico:
“Una curva intera che canta cori antisemiti, un ”tifoso” in tribuna con la maglia Hitlerson e il numero 88 e noi, come sempre, gli unici a indignarci e a protestare. Possibile che tutti continuino a far finta di nulla?”.
Alla denuncia per i cori antisemiti di Dureghello ha risposto il ministro dello Sport, Andrea Abodi:
“Impossibile far finta di nulla. Farò la mia parte, come sento il dovere di fare. Il Rispetto è dovuto e non è negoziabile!”.
Alla Comunità Ebraica romana sono arrivati messaggi bipartisan dal mondo politico, che hanno espresso solidarietà e vicinanza Dobbiamo fissare alcuni punti.
Il calcio non c’entra con tutto questo. O almeno non c’entra la sua parte più pura.
Perché “qualcuno” ha deciso che lo stadio poteva diventare un luogo d’impunità, al cui interno la tolleranza era pressoché garantita.
Cosa succederà ora?
Ieri è circolata la notizia in merito alla possibile squalifica della Curva Nord per il prossimo impegno casalingo della Lazio contro la Juventus in programma l’8 aprile.
Qualora fosse confermata, sarebbe uno specchietto per le allodole.
In questa stagione, infatti, sono stati diversi gli episodi di cui si sono macchiati i tifosi della Lazio sia all’Olimpico sia in trasferta.
E allora perché si è aspettato così tanto per lanciare l’allarme? Per paura di dover decidere su una possibile squalifica della Curva Nord al derby?
È bene sottolineare che le beghe campanilistiche non hanno nulla a che fare con quanto da noi scritto.
Lazio, Roma o altra squadra, per noi di Progetto Dreyfus non fa alcuna differenza.
Nostro interesse è raccontare i fatti.